I 7 punti bocciati della legge sull'autonomia differenziata
La Corte costituzionale ha inferto un duro colpo al progetto di autonomia differenziata, la legge fortemente voluta dalla Lega che permetterebbe alle regioni di gestire in autonomia materie oggi di competenza statale. I giudici hanno accolto parzialmente i ricorsi presentati da quattro regioni guidate dal centrosinistra – Puglia, Toscana, Sardegna e Campania – dichiarando illegittimi sette punti chiave del provvedimento promosso dal ministro per l'Autonomia Roberto Calderoli (WIRED Italia)
La notizia riportata su altri media
Roma, 15 nov. - La Consulta, pur ritenendo infondata la questione di costituzionalità dell'intera legge sull'Autonomia differenziata, ha considerato illegittime alcune disposizioni del testo. Tra queste la facoltatività del concorso alle spese dello Stato, il fatto che l'aggiornamento dei livelli minimi di prestazione siano determinati con un decreto del presidente del Consiglio e i mancati distinguo tra Regioni a statuto ordinario e quelle a statuto speciale. (Il Sole 24 ORE)
Qui di seguito trovate il comunicato della Corte costituzionale, che ha ritenuto «non fondata» la questione di costituzionalità dell’intera legge sull’autonomia differenziata delle regioni ordinarie (n. (Il Sole 24 ORE)
Questo video è di proprietà di Rai - Agorà https://www. Salvini: "Trump porterà buoni frutti in Italia e in Europa. Musk? Un visionario" (La Stampa)
La decisione della Corte Costituzionale sull’autonomia regionale accoglie parzialmente i ricorsi delle Regioni. Ma non ne sancisce l’incostituzionalità. Ora però è a rischio il referendum. (Open)
Incertezza sul futuro dei referendum abrogativi dopo che la Consulta ha dichiarato incostituzionali parti del testo della riforma (LAPRESSE)
Prima il "decreto Albania" bocciato dai giudici, adesso l'autonomia differenziata che riceve lo schiaffo della Consulta: sono incostituzionali sette punti centrali della riforma Calderoli (left)