Volkswagen, 24 ore di black-out della produzione

Il gruppo Volkswagen ha superato la crisi sulla rete informatica, che ha causato per l’intera giornata di mercoledì una interruzione della produzione nella maggior parte dei suoi stabilimenti in Germania. Il guasto è stato riparato e la rete di produzione è nuovamente operativa. L’incidente, che secondo la casa di Wolfsburg è iniziato alle 10,30 di mercoledì ed è stato reso noto in serata, ha avuto un impatto sull’intero gruppo Volkswagen, che comprende l marchi Porsche e Audi, evidenziando la vulnerabilità dell’infrastruttura di rete della più grande casa automobilistica europea. (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altri media

Il mercato automobilistico europeo sta dando i primi segnali di disallineamento tra la capacità produttiva delle fabbriche, i costi annessi del lavoro a fronte di obiettivi non raggiunti e le vendite di auto elettriche. (SicurAUTO.it)

Le problematiche sono state poi risolte nel corso della notte e, adesso, le attività di produzione sono ripartite regolarmente come ha sottolineato un portavoce del Gruppo tedesco. (HDmotori)

Ancora un brand famoso costretto a fermare la produzione di due modelli di questo genere. A questo punto, la situazione diventa pesante e ci chiediamo cosa potrebbe succedere in futuro. Ancora uno stop, ancora una volta legato ad un marchio che produce e vende milioni di automobili. (Mondo Fuoristrada)

Il settore elettrico nel mercato auto è pressoché altalenante, e lo sappiamo bene. Quello che sta succedendo in queste ore ne è la prova: in Germania infatti la Casa automobilistica Volkswagen ha preso una decisione che non ci aspettavamo, almeno non prima dell’annuncio di nemmeno due settimane fa che parlava di una crisi nell’elettrico. (Virgilio Motori)

L'evento ha avuto inizio mercoledì alle 12:30 ora locale presso la sede principale dell'azienda a Wolfsburg, in Germania, e ha avuto un impatto su sistemi informatici, e di produzione in tutto il mondo. (Tom's Hardware Italia)

L'incidente, iniziato mercoledì mattina, ha coinvolto l'intero gruppo, compresi marchi come Porsche e Audi, mettendo in evidenza la vulnerabilità delle infrastrutture digitali della più grande casa automobilistica europea. (Money.it)