COP29: la sfida della finanza etica e il Trattato contro i combustibili fossili per una transizione giusta
Baku, in Azerbaigian, dovrebbe essere in questi giorni la capitale della lotta globale alla crisi climatica, essendo la città che ospita la nuova edizione della Cop (Conference of the parties), la conferenza ONU sui cambiamenti climatici. Il condizionale è però d’obbligo, dato l’incerto andamento dei negoziati che sembra suggerire, ancora una volta, la riluttanza dell’Occidente in generale a impegnare le proprie risorse per una transizione giusta, e la resistenza esplicita di molti Paesi che basano le loro ricchezze sulle fonti fossili ad abbandonare questo business definitivamente. (Banca Etica)
Ne parlano anche altri media
Mi dispiace dirlo, ma per noi c'è ancora molto lavoro da fare per la presidenza e per tutte le parti coinvolte". "Il testo come è ora è chiaramente inaccettabile. (l'Adige)
Si parla tanto di finanza climatica, di numeri, di cifre. Ma ogni dato ha un significato preciso, che non bisogna dimenticare in queste ore di negoziati cruciali alla Cop29 di Baku. (LifeGate)
La COP28 dello scorso anno ha rappresentato un momento di svolta nella lotta ai cambiamenti climatici. A distanza di un anno, il mondo sta mostrando segnali di progresso, ma ci sono ancora sfide importanti da affrontare per abbandonare i combustibili fossili (Infobuildenergia)
Roma, 20 nov. (Agenzia askanews)
Milano, 20 nov. - Il capo negoziatore della COP29, in corso a Baku, in Azerbaigian, Yalchin Rafiyev, afferma che "dobbiamo accelerare il ritmo" se le parti vogliono "lasciare questa conferenza con risultati che facciano davvero la differenza". (Il Sole 24 ORE)
Il direttore generale dell'Agenzia internazionale per le energie rinnovabili fa il punto sulla transizione: nell’ultimo anno installati 473 Gigawatt di energia rinnovabile, più di quanto abbia fatto il nucleare negli ultimi 70 anni, ma siamo ancora alla metà rispetto a quanto necessario. (Vatican News - Italiano)