Onorato: “Credo in Renzi, mi sono rivolto a Casaleggio perché è leader nel suo settore

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Il Fatto Quotidiano INTERNO

In pratica la vecchia battaglia di Onorato: tasse più agevoli per armatori che come lui usano personale comunicatario.

“Ho finanziato Open perché credo nelle idee sociali di Matteo Renzi – dice l’armatore – E l’ho finanziata in modo libero, chiaro e trasparente”.

Mi sono rivolto alla Casaleggio perché per quel tipo di lavoro sono leader in Italia“.

A dirlo è l’armatore Vincenzo Onorato, che tra il 2018 e il 2019 ha siglato alcuni accordi economici con le società di Beppe Grillo e Davide Casaleggio. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La stessa azienda ne dà poi 600mila a Casaleggio e 240mila al blog di Grillo. E se c’è o si paventa un conflitto di interessi di Davide Casaleggio bisogna stare molto attenti". (QUOTIDIANO.NET)

Max Bugani, uomo forte del Movimento e cinghia di trasmissione tra Grillo e Casaleggio, potrebbe presto dare le sue dimissioni. È quanto comunicato dal presidente della Casaleggio Associati all'avvocato Andrea Ciannavei, legale di fiducia del Movimento 5 Stelle e dello stesso Grillo. (ilGiornale.it)

Roma, 23 dic – La Casaleggio scarica Beppe Grillo sul fronte spese legali. Secondo uno scenario del Corriere della Sera, il figlio del fondatore, Davide Casaleggio avrebbe appena annunciato a Grillo la sua decisione di non coprirgli più le spese legali. (Il Primato Nazionale)

Vincenzo Onorato spiega le motivazioni per le quali la compagnia Moby si è rivolta all'azienda del settore digitale di Davide Casaleggio. MILANO — L'armatore Vincenzo Onorato, dopo le segnalazioni da parte dell'Unità antiriciclaggio (Uif) di Banca d'Italia dei contratti sospetti fra Moby, il Blog di Grillo e la Casaleggio Associati (leggi qui l'articolo) spiega i motivi per cui si è rivolto alla Casaleggio. (Qui News Elba)

E durante gli accertamenti sui pagamenti eseguiti dai finanziatori sospetti sono emersi i rapporti con le società di Grillo e Casaleggio. Contratti per promuovere il marchio, che raggiungono quasi il milione di euro. (Il Messaggero)

E i fondi elargiti a Grillo e Casaleggio potrebbero suggerire una ripetizione dello schema per cercare di garantirsi una sponda da diverse forze politiche. 10 MILA EURO AL MESE PER UNO SPOT. Secondo Corriere della Sera, la Stampa e il Messaggero, che hanno ricostruito la vicenda, si tratterebbe di due accordi diversi. (Lettera43)