Il mondo dei neonazisti arrestati: negazionisti e no vax col mito dei Nar
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BOLOGNA – Avevano il mito dei Nar, i nuclei armati rivoluzionari di estrema destra capaci di mettere in crisi lo Stato verso la fine degli anni ‘70. Si passavano le interviste di Vincenzo Vinciguerra e Pierluigi Concutelli, i neofascisti che «non si sono mai pentiti». Assassini che a Bologna hanno sfilato nei processi per la strage del 2 agosto 1980, ma che per loro erano un esempio. Ne parlavano… (La Repubblica)
Ne parlano anche altri media
Obiettivo comune: distruggere Israele. L'inquietante filo sotterraneo che collega i neonazisti di Werwolf arrestati mercoledì dalla Procura di Bologna ad ambienti antagonisti e anarchici è solo apparentemente inspiegabile. (il Giornale)
BOLOGNA – «Dalle prime coordinate dell’indagine “Werwolf Division” sembra un’estrema destra diversa rispetto a Casa Pound e Forza Nuova, con altri riferimenti e parole d’ordine. Non si rifà al fascismo italiano ma guarda semmai al neonazismo, agli Hammerskins, all’Europa orientale, da dove spesso arrivano i finanziamenti, a QAnon. (La Repubblica)
«Mi spiace per i miei figli che crescono in un momento così difficile. (Corriere Roma)
M. Leggi tutta la notizia (Virgilio)
Del gruppo neonazista, Trevisani sarebbe il leader e per questo, da oltre un anno, non assume più sostanze. Andrea Ziosi è l’altra figura apicale dell’organizzazione che puntava a sovvertire lo Stato democratico per dare vita «a un grande Stato etico ed autoritario». (Corriere della Sera)
La prima inchiesta risale al 2021: è della procura di Napoli. Lei, 62 anni, impiegata pubblica, nel decreto di perquisizione personale e informatica veniva descritta come una persona piuttosto ‘attiva’ sulle chat telegram. (il Resto del Carlino)