Prova della BMW GS1300 Adventure tra le colline nebbiose di Piacenza

Le colline piacentine, avvolte dalla nebbia, hanno offerto lo scenario ideale per testare la nuova BMW GS1300 Adventure. In una giornata autunnale, con l’asfalto ancora umido, la moto ha dimostrato la sua versatilità in condizioni avverse, rivelando come ogni suo dettaglio sia progettato per il massimo comfort e la sicurezza. Il suo cuore, un motore boxer bicilindrico da 1.300 cc con 145 CV e 149 Nm di coppia, assicura potenza e agilità anche sui percorsi più impegnativi. (il Giornale)

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Ma quando ti trovi davanti la nuova BMW R1300 GS Adventure ti può prendere un certo timore reverenziale. Dovuto alla sua gloria passata e alla sua sofisticazione attuale, ma anche e soprattutto dovuto alle sue dimensioni monumentali. (Moto.it)

Ma la nuova generazione della maxienduro più amata e criticata di sempre ha muscoli da vendere, infatti mai è stata così estrema rispetto alla versione base da cui eredita le tecnologie più avanzate oggi sul mercato. (inSella)

Le GS 1300 e GS 1300 Adventure, oltre a condividere il motore boxer 1300 da 145 CV, condividono anche le stesse identiche mappature e riding mode di serie ed optional (Road, Dynamic, Enduro e Enduro Pro). (InMoto)

BMW R 1300 GS Adventure: la prova di Roberto Ungaro

Poche moto al mondo hanno un’autonomia vicina a 600 km e, tra loro, quelle super protettive, super piacevoli da guidare, super confortevoli, assai tecnologiche e sorprendentemente a loro agio tanto su strada quanto in sterrato sono ancora meno. (Motociclismo.it)

TRAVO (PIACENZA). Come tradizione della Casa di Monaco, la R 1300GS Adventure è arrivata sei mesi dopo la sorella R1300 GS, ereditando il cuore bicilindrico da 145 cavalli a 7.750 giri e coppia massima di 149 Nm a 6.500 giri/min, ma non la cura dimagrante: i 13 chili in meno della 1300 rispetto alla 1250 GS, nella Adventure diventano un chilo in più. (La Stampa)

Nasce per arrivare ancora più lontano rispetto alla GS "base", rispetto alla quale arricchisce anche le dotazioni. L'ha provata in anteprima il nostro Roberto Ungaro, scoprendo una dinamica di guida sorprendente rispetto alle dimensioni. (Dueruote)