Discoteche chiuse, i gestori dei locali fanno ricorso: «Non siamo capro espiatorio»

«Chiederemo al ministro dove pensa che si riunirà adesso chi andava in discoteca, da sempre la nostra associazione si batte contro l’abusivismo e con questa norma invece lo si incentiva», dice Pasca.

«Non ci stiamo a fare il capro espiatorio», sottolinea il presidente Silb, Maurizio Pasca, leccese, in merito all’ordinanza: «Hanno colpito noi, quando la movida è anche al di fuori dei locali.

«Avevamo detto subito che far rispettare le norme del distanziamento sarebbe stato complicato – continua Pasca – e proprio per questo il 10 per cento dei nostri associati ha deciso di non riaprire. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Su altri media

"L’Associazione - si legge in un anota - ha già chiesto di prevedere aiuti economici e sostegni per gli esercenti e soprattutto per i lavoratori della filiera, ingiustamente danneggiati dalla diffusione dell’epidemia e di fatto vittime di una stagione eventistica quasi integralmente compromessa". (Redazione Imprese News)

«La posizione di parte ricorrente risulta recessiva rispetto all'interesse pubblico alla tutela della salute nel contesto della grave epidemia in atto». È questa la motivazione con cui il Tar Lazio ha detto no alla sospensione per il ricorso presentato in via urgente dai gestori delle discoteche e dei locali da ballo, rappresentati dal Silb-Fipe, che si opponevano al Ministro della Salute come misura per il contenimento della diffusione del Covid 19. (GiovinazzoLive)

Si tratta di una decisione monocratica presa dal Tribunale Amministrativo che respinge l’istanza cautelare, e che fissa per il 9 settembre la trattazione collegiale da parte della camera di consiglio. (Quotidiano del Sud)

Il Tar dice no alla sospensione cautelare urgente dell’ordinanza, con la quale il 16 agosto il Ministro della Salute, in tema di misure urgenti per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid19, ha chiuso le discoteche e introdotto l’obbligo di mascherina dalle 18 alle 6 nei luoghi pubblici, dove c’è il rischio assembramenti. (Zoom24.it)

È la natura dei locali, dei dj-set, della movida, ad essere così. - Advertisement -. Ed in effetti, oramai, le discoteche sono diventate il capro espiatorio dell’estate, con il divertimento giovanile che – dopo essere stato permesso – è stato colpevolizzato. (Puglia In)

Nel servizio, l'intervista a Lucio Paesani, fondatore di Assointrattenimento Romagna Già fissata, nel frattempo, in data 9 settembre, l'udienza in camera di consiglio per la valutazione collegiale del ricorso. (San Marino Rtv)