VIDEO: Gentiloni: Crescita moderata, ma debito sale, piu' rischi per peggioramento economia
Conferenza stampa a Bruxelles del Commissario all'economia Paolo Gentiloni che ha presentato le previsioni economiche autunnali della Commissione Europea. Per la Commissione sono aumentati i rischi sul futuro dell’economia. Tra i motivi le profonde trasformazioni nel settore industriale, la perdurante guerra in Ucraina, il pericolo di politiche protezionistiche sul fronte americano dopo la rielezione di Donald Trump, le catastrofi ambientali e i ritardi nell’attuazione dei piani nazionali di ripresa e resilienza (il Giornale)
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Conferenza stampa a Bruxelles del Commissario all'economia Paolo Gentiloni che ha presentato le previsioni economiche autunnali della Commissione Europea. Per la Commissione sono aumentati i rischi sul futuro dell’economia. (Il Sole 24 ORE)
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) - "Dalle nostre previsioni di autunno si vede un'economia europea che dopo un 2023 molto difficile è tornata a crescere ma a un ritmo modesto, molto moderato". Lo dice il commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, parlando con i giornalisti a Bruxelles. (Il Sole 24 ORE)
La Commissione europea rivede al ribasso le stime del Pil per l’Italia: in particolare, la crescita economica è vista allo 0,7% per il 2024 rispetto allo 0,9 delle scorse previsioni di maggio, e all’1,0 nel 2025 rispetto all’1,1 della scorsa rilevazione di primavera. (LAPRESSE)
Ora pronostica un più 0,7% del Pil quest’anno, a cui dovrebbe seguire una accelerazione al più 1% nel 2025 e al più 1,2% nel 2026. Roma, 15 nov. (Agenzia askanews)
La Commissione europea prevede che il PIL reale dell'Italia crescerà dello 0,7% nel 2024 (rispetto allo 0,9% delle previsioni di metà maggio), sostenuto dagli investimenti e dal calo delle importazioni. (Teleborsa)
La Commissione europea corregge al ribasso le stime di crescita del Pil dell’Italia: secondo le previsioni economiche d’autunno pubblicate oggi, aumenterà dello 0,7% per il 2024 (anziché dello 0,9% calcolato in primavera), dell’1% per il 2025 (invece dell’1,1% valutato a maggio) e dell’1,2% per il 2026 (anno non esaminato ancora nelle precedenti analisi). (FIRSTonline)