Concordato preventivo biennale, l’Agenzia risponde a nuove Faq

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FiscoOggi ECONOMIA

In presenza dei corretti requisiti di accesso, i contribuenti che non aderiscono al Concordato preventivo biennale per i periodi d’imposta 2024 e 2025 potranno comunque accedere all’agevolazione per il biennio 2025-2026. È una delle precisazioni che l’Agenzia ha messo a disposizione di cittadini e professionisti sul proprio sito istituzionale, con l’obiettivo di rispondere a diversi interrogativi riguardanti l’applicazione del nuovo istituto di compliance. (FiscoOggi)

Su altre fonti

Il 25 ottobre 2024, l'Agenzia delle Entrate ha pubblicato ulteriori Faq per chiarire molteplici casi di concordato preventivo non ancora risolti o di difficile interpretazione: le recentissime modifiche al ravvedimento speciale per i periodi 2018-2022 necessitano di una migliore valutazione per garantire una ponderata adesione al concordato. (QuotidianoPiù)

Il governo ci punta per ridurre l'Irpef. La dead line per il concordato preventivo biennale è fissata a giovedì prossimo, 31 ottobre, quando Sogei fornirà (nel cassetto fiscale) i costi dell'adesione al ravvedimento collegato con il concordato. (ilmessaggero.it)

Ancora pochi giorni e tutti i lavoratori autonomi e i forfettari dovranno decidere se aderire o meno al concordato fiscale biennale con il quale faranno un patto con l'amministrazione fiscale per le... (Virgilio)

Vantaggi e rischi del Concordato Preventivo Biennale. Aderire o no?

Al momento, ha dichiarato il viceministro Maurizio Leo, "è impossibie differire il termine dell'adesione". Ancora pochi giorni e tutti i lavoratori autonomi e i forfettari dovranno decidere se aderire o meno al concordato fiscale biennale con il quale faranno un patto con l'amministrazione fiscale per le tasse dei prossimi 2 anni. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Si tratta di uno strumento fiscale progettato per migliorare la compliance e ridurre l’evasione, permettendo a lavoratori autonomi e imprese di definire anticipatamente le imposte da versare in cambio di una riduzione dei controlli fiscali. (InvestireOggi.it)

Un’occasione soprattutto per start up e PMI del settore tech e digital, dove la crescita è progressiva e il mercato stabile, oltre che per i contribuenti forfettari e per le aziende in espansione con una buona pianificazione fiscale. (Millionaire il mensile di business più letto)