Striscia di Gaza, uccisi sette operatori umanitari mentre portavano aiuti. Stilli (Ong italiane), “inaccettabile attacco alla solidarietà”

“Non si può più parlare di errori. Sono errori colpire la gente che va a prendere il cibo? O uccidere sette operatori umanitari?” Silvia Stilli, presidente dell'Aoi, l'associazione delle Ong italiane, è sconvolta dalla notizia dell'uccisione di sette operatori umanitari di World central kitchen, una organizzazione statunitense che distribuisce cibo nella Striscia di Gaza. Ha visionato le immagini dell'attacco: “L'esercito israeliano ha volutamente ucciso persone poco dopo che avevano consegnato degli aiuti umanitari. (Servizio Informazione Religiosa)

Su altre fonti

La situazione finanziaria della campagna elettorale di Donald Trump dopo il pagamento della cauzione di 175 milioni di dollari e il crollo in Borsa delle quotazioni della società proprietaria del suo social network Truth. (Corriere della Sera)

Gli Usa si aspettano un'indagine ampia e completa sull'uccisione degli operatori umanitari della Ong Word Central Kitchen e che sia accertata la responsabilità in modo appropriato: lo ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale Usa John Kirby, riferendo che una indagine preliminare dovrebbe essere già stata conclusa da Israele e che gli Usa premeranno perché l'alleato faccia di più per proteggere gli operatori umanitari. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Gaza, 2 apr. La gente ora non saprà cosa fare, ci sarà sicuramente molta fame"."Ci aspettavamo molto dalla World Central Kitchen. (il Dolomiti)

Portavano cibo agli affamati. Erano tre britannici, un canadese, un’australiana, un polacco e l’autista interprete palestinese. (la Repubblica)

Perché quando un «errore» porta all'uccisione di 7 persone innocenti e incolpevoli, allora alzare la mano e chiedere scusa non basta per chiuderla lì, nemmeno in un contesto di guerra. Si fa presto a parlare di «errore». (ilGiornale.it)

(Adnkronos) – Ci sono tre cittadini britannici tra i sette operatori umanitari uccisi nel raid israeliano contro un convoglio di aiuti della Ong World Center Kitchen a Gaza. Le altre quattro vittime – riferisce la Bbc che pubblica i nomi dei volontari inglesi John Chapman, James Henderson e James Kirby – provenivano da Polonia, Australia, Canada e Stati Uniti. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)