L'esopianeta LHS 1140 b potrebbe essere il miglior candidato a ospitare un oceano di acqua liquida

L’esopianeta LHS 1140 b è uno dei candidati più promettenti, tra i mondi conosciuti, a ospitare una possibile atmosfera e forse un oceano di acqua liquida. Lo ha mostrato un team di ricerca guidato dall’Université de Montréal, che ha combinato dati del telescopio spaziale James Webb raccolti nel dicembre 2023 con quelli delle missioni Spitzer, Hubble e TESS. I risultati escludono che LHS 1140 b, a 48 anni luce da noi nella costellazione della Balena, sia un mini-Nettuno, ovvero un piccolo gigante gassoso, come si pensava in precedenza. (Astrospace.it)

Su altre fonti

Scoperto già nel 2017, ora le nuove osservazioni fatte con il telescopio spaziale James Webb, coordinate da Charles Cadieux dell'Università di Montreal in Canada e pubblicate online sulla piattaforma arXiv, forniscono importanti dettagli del lontano pianeta che potrebbe avere le condizioni per ospitare la vita. (L'HuffPost)

La ricerca di abitabilità nell’Universo può essere presumibilmente ridotta alla ricerca di acqua. Non abbiamo ancora trovato forme di vita che separino questa sostanza dalla nostra concezione di “vita” stessa, quindi non abbiamo altra scelta che accettare la scia d’acqua cosmica come la nostra stella polare nella ricerca di mondi che rispecchino il nostro. (MeteoWeb)

Rilevata la possibile presenza di un'atmosfera ricca di azoto come sulla Terra e un grande oceano, nel cui centro la temperatura sarebbe di 20 °C. (Fanpage.it)

La Nasa lo ha annunciato: 'Potremo vivere su questo Pianeta' | Lo studio rivela il gemello della Terra a poca distanza da noi

Quando l'esopianeta LHS 1140 b fu scoperto per la prima volta, gli astronomi ipotizzarono che potesse essere un mini-Nettuno: un pianeta essenzialmente gassoso, ma di dimensioni molto ridotte rispetto a Nettuno. (la Repubblica)

Si chiama Lhs 1140 b e si trova a circa 48 anni luce di distanza dalla Terra. (WIRED Italia)

Sembra fantascienza ma presto potrebbe essere realtà: ecco il gemello della Terra dove potremo vivere. (CUENEWS | Science)