La guerra nel Golfo potrebbe portare il prezzo del petrolio a 100 dollari al barile?

Da quando un anno fa Hamas ha attaccato Israele – scrive The Economisti – il timore più grande sui mercati petroliferi è stato che le tensioni potessero degenerare in una vera e propria guerra regionale che contrapponesse Israele all’Iran, il settimo produttore mondiale di greggio. Fino a poco tempo fa entrambi i Paesi sembravano intenzionati a evitarlo. Questo spiega perché, nonostante la guerra a Gaza e gli Houthi che lanciano missili nel Mar Rosso, l’iniziale nervosismo sui mercati petroliferi dopo il 7 ottobre dello scorso anno ha presto lasciato il posto ai prezzi bassi e stabili che hanno prevalso per gran parte di quest’anno. (Economy Magazine)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Pharmanutra Banco di Desio e della Brianza (LA STAMPA Finanza)

La Libia riapre i rubinetti ma il Brent prosegue la corsa oltre quota 77 dollari. Si teme che Israele attacchi gli impianti petroliferi dell’Iran. (Milano Finanza)

Crisi in Medio Oriente e prezzi del petrolio alle stelle. Mentre i pasdaran iraniani minacciano di colpire le raffinerie e i giacimenti di gas israeliani se lo Stato ebraico attaccasse l’Iran – così le Guardie della rivoluzione citate dal Teheran Times – il greggio viaggia intorno ai massimi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Borsa: l'Europa giù con crisi in Medio Oriente, sale il greggio

Gli incrementi dei prezzi del greggio, che il 2 ottobre 2024 hanno subito punte di rialzo superiori al 3% ed hanno spinto il Brent sopra la soglia psicologica di 75 dollari durante la seduta, innervosisce i mercati. (SoldiOnline.it)

Ultima ora Il prezzo del gas in avvio è in calo e sotto i 39 euro (QUOTIDIANO NAZIONALE)

L'indice Stoxx 600 registra un calo dello 0,8%, mentre si guarda a Wall Street dove i future sono in calo. Gli investitori temono un rallentamento della crescita economica, anche alla luce degli ultimi dati sull'attività della manifattura e dei servizi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)