Unicredit sale ancora in Commerzbank. Posizione potenziale al 21%, chiesto ok a Bce per arrivare al 29,9%

MILANO – Non si ferma la scalata di Unicredit a Commerzbank. Con una comunicazione ufficiale, l’istituto ha fatto sapere di avere sottoscritto uno strumento finanziario che le consente di aumentare le sua partecipazione in Commerzbank al 21% del capitale. La nota comunica anche di aver chiesto alla Bce l'autorizzazione a superare il 10% del capitale e salire fino al 29,9%.”UniCredit informa di aver sottoscritto oggi strumenti finanziari aventi ad oggetto una partecipazione pari a circa l'11,5% del capitale di Commerzbank il cui regolamento attraverso la consegna delle azioni (physical settlement) può avvenire solo subordinatamente all'ottenimento delle autorizzazioni della Bce. (la Repubblica)

La notizia riportata su altri media

Ripercorriamo i fatti. Un paio di settimane fa Unicredit aveva acquistato il 9% delle azioni dell’istituto tedesco, per poi proseguire nella scalata con la sottoscrizione, lunedì scorso, di una serie di strumenti finanziari per prendere il controllo di un ulteriore 11,5%: una fetta della banca del valore di 3,9 miliardi, che l’avrebbe resa la prima azionista. (Contropiano)

Achtung! Sarebbe questo l’europeismo di quelli che la sanno lunga? Gli intelligenti a prescindere ogni giorno cantano le lodi delle sinistre illuminate, ci raccontano le virtù dei socialdemocratici, danno la patente di liberalismo agli amici del coro di Bruxelles e la tolgono ai pochi che fanno domande di fronte alla trasformazione dell’ideale europeo in dogma. (Liberoquotidiano.it)

L'approccio di Unicredit ha "sollevato questioni", dice Lindner ai cronisti rilevando che la mossa ha messo in crisi gli azionisti dell'istituto. Lo Stato non può essere un investitore a lungo termine in Commerzbank (IL GIORNO)

La banca italiana guidata da Andrea Orcel ha ormai l’11,5% del capitale della banca tedesca che era finita in cattive acque. Ma ora UniCredit punta a una ulteriore partecipazione del 10% ampliabile fino ad arrivare al 29,9%. (Il Sole 24 ORE)

Al momento ogni strada resta aperta, e ufficialmente le prossime mosse del secondo gruppo bancario italiano sono appese alle interlocuzioni con gli stakeholder e all'approvazione della Bce. Tutti hanno calato le carte: Unicredit vuole Commerzbank, il Governo Scholz non vuole Unicredit. (L'HuffPost)

A Milano il gruppo guidato da Andrea Orcel amplia il calo al 3% in una brutta giornata per le banche italiane fra le ipotesi di un tassa sugli extraprofitti. Commerzbank scivola in Borsa dopo il no del governo tedesco alla scalata di Unicredit (QUOTIDIANO NAZIONALE)