Santanchè, "Mai detto chissenefrega di FdI, se Meloni lo chiedesse lascerei"
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Daniela Santanchè, ministra del Turismo, ha recentemente smentito alcune dichiarazioni attribuitele da vari quotidiani nazionali. Durante un intervento in Arabia Saudita, la ministra ha negato di aver mai detto "chissenefrega del partito", affermando che i giornali possono scrivere ciò che vogliono, anche se non erano presenti quando parlava, ma non devono riportare parole che non ha mai pronunciato. Santanchè ha espresso stupore per le ricostruzioni fantasiose delle sue dichiarazioni, sottolineando che non hanno nulla a che fare con lei.
Il caso Santanchè si inserisce nel contesto della riforma del premierato, fortemente voluta dal governo e dalla premier Giorgia Meloni. Antonio Polito, nella sua rubrica video "Palomar", ha evidenziato una contraddizione tra una recente dichiarazione della ministra e uno dei principi fondamentali della riforma: con la nuova riforma costituzionale, non sarebbe Santanchè a decidere se può continuare a svolgere il ruolo di ministra e imputata contemporaneamente, ma Meloni. Il potere di revoca dei ministri distingue un presidente del Consiglio italiano, un primus inter pares, da un premier inglese o da un presidente americano. Polito ha sottolineato che, nonostante Giorgia Meloni sia una leader più forte di numerosi predecessori, non può cambiare con un tratto di penna uno o più ministri.
Santanchè ha ribadito che, se Meloni le chiedesse di dimettersi, non avrebbe dubbi nel farlo. La ministra ha chiarito la sua posizione dopo il rinvio a giudizio per falso in bilancio nell'indagine sulle comunicazioni sociali di Visibilia. Ha dichiarato di essere una donna di partito e che, se il presidente del Consiglio le chiedesse di lasciare, non avrebbe esitazioni. Tuttavia, non ha fornito precisazioni sull'altra frase attribuitale: "Valutare l'impatto delle inchieste sul mio lavoro? Magari lo valuto io!"
Santanchè ha diramato una nota per fare chiarezza circa alcuni virgolettati apparsi su vari quotidiani, ribadendo la sua posizione e smentendo le ricostruzioni fantasiose delle sue dichiarazioni.