Samuel Tafciu, Sara e Aurora Esposito: chi sono le vittime dell'esplosione nella fabbrica di fuochi d'artificio abusiva a Ercolano

Era il loro primo giorno di lavoro. Non si sa chi sia il proprietario dell'impianto illegale. I dubbi sullo scoppio Si chiamavano Samuel Tafciu e Sara e Aurora Esposito le tre persone morte nello scoppio di una fabbrica di fuochi artificiali abusiva a Ercolano in provincia di Napoli. Il tutto è accaduto in via Petacca 94. Sara e Aurora venivano da Marigliano, Tafciu era albanese e aveva 18 anni. Era diventato padre di una bambina da cinque mesi. (Open)

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Era l’11 aprile 1975 e la fabbrica dove si producevano proiettili per armi giocattolo esplose, facendo una strage: tredici morti. Allora come ieri, nella fabbrica abusiva di Ercolano, le vittime erano irriconoscibili. (napoli.corriere.it)

Non erano professionisti del settore, per tutti e tre era il primo giorno di lavoro. (ROMA on line)

Sono tre le vittime dell’esplosione che si è verificata oggi verificatasi in un capannone di via Patacca a Ercolano, in provincia di Napoli. Secondo le prime notizie, in un appartamento rialzato del fabbricato del quale non si è ancora risaliti all’utilizzatore si producevano e si stoccavano, senza autorizzazione, fuochi d’artificio. (Collettiva.it)

Esplosione a Ercolano, chi sono le vittime: Samuele e le gemelle Sara e Aurora al primo giorno di lavoro

Ercolano — «Voglio le mie figlie. Sara e Aurora, rispondete. Le voglio prendere io, non mi muovo da qua. Non è vero, è tutto un sogno...». Sono le urla strazianti di Lucia, la madre delle due gemelle Esposito, morte a 26 anni nella fabbrica di fuochi d’artificio che nessuno conosceva in questa strada tra Ercolano e San Giorgio a Cremano. (La Repubblica)

Morto sul lavoro a Torino. A Ercolano tre giovani vittime Si continua a indagare sull’esplosione del deposito abusivo di fuochi di artificio a Ercolano costata la vita a tre giovani. Ieri sera un’altra vittima per il lavoro in un cantiere a Torino. (TV2000)

Povertà, lavoro nero, disperazione, emigrazione e morte tragica per provare a sbarcare il lunario. Solo ieri sera tardi l’ufficialità dei profili, poiché, da quanto riferito dagli inquirenti, i familiari sarebbero riusciti con difficoltà a identificare i corpi perché totalmente disintegrati. (ilmattino.it)