Allarme per i soldati italiani nei bunker in Libano: “Ora la missione va rafforzata”

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La Stampa INTERNO

ROMA. Tutto si scioglie in una notte: il confine, la “blue line”, le risoluzioni dell’Onu. L’invasione israeliana del Libano entra nel territorio sorvegliato dal contingente delle Nazioni Unite. I vertici di Unifil, la missione di peacekeeping che da decenni vigila su una frontiera che oggi di fatto non c’è più, sapevano che per l’invasione era questione di ore. C’è stato il tempo, insomma, di or… (La Stampa)

Ne parlano anche altri giornali

La presidente del Consiglio, in un colloquo telefonico con l'omologo libanese, ha sottolineato anche "il ruolo cruciale dei militari italiani presenti nel sud del Libano all'interno della missione UNIFIL" (Sky Tg24 )

ANSA (Avvenire)

Le truppe libanesi si sono ritirate a cinque chilometri a nord della frontiera. “Noi invitiamo tutti i cittadini italiani a lasciare il Libano usando i voli commerciali, ci sono voli da Beirut per Milano e per Roma: è bene abbandonare il Paese, la situazione è veramente complicata, ci sono combattimenti in corso e quindi per la massima garanzia è bene che gli italiani se ne vadano. (Congedati Folgore)

Istituita il 19 marzo 1978 con le risoluzioni 425 e 426 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, l'Unifil (Forza di Interposizione in Libano delle Nazioni Unite) è una forza militare di interposizione dell'Onu. (Sky Tg24 )

La tensione sale e il rischio ora, anche tra i Dimonios, è sempre più alto. Unifil non è un obiettivo ma non bisogna sottacere che l'aumento del livello e dell'intensità degli scontri rende la situazione delicata". (YouTG.net)

Incontro tecnico a Ferrara con il Commissario Caterino – Si è svolto ieri mattina, in prefettura a Ferrara, il secondo incontro tecnico con il Commissario Straordinario per l’emergenza granchio blu Enrico Caterino, convocato dal Prefetto Massimo Marchesiello. (PesceInRete)