Allarme per i soldati italiani nei bunker in Libano: “Ora la missione va rafforzata”

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La Stampa INTERNO

ROMA. Tutto si scioglie in una notte: il confine, la “blue line”, le risoluzioni dell’Onu. L’invasione israeliana del Libano entra nel territorio sorvegliato dal contingente delle Nazioni Unite. I vertici di Unifil, la missione di peacekeeping che da decenni vigila su una frontiera che oggi di fatto non c’è più, sapevano che per l’invasione era questione di ore. C’è stato il tempo, insomma, di or… (La Stampa)

Ne parlano anche altri giornali

Un'operazione con incursioni di terra "limitate" e "mirate basate su intelligence precisa contro obiettivi terroristici e infrastrutture di Hezbollah nel Libano meridionale". L'Idf, l'esercito israeliano, ha descritto così in una nota l'operazione militare in Libano scattata nella serata di ieri e supportata dell'aeronautica. (Secolo d'Italia)

Prevista anche il piano di uscita dal teatro operativo per i 1.200 militari italiani della della Brigata Sassari, il personale diplomatico e i volontari di associazioni, come Intersos. Il ministero della Difesa, insieme con la Farnesina, ha aggiornato i piani di evacuazione per I circa 3 mila italiani in Libano (Congedati Folgore)

I militari italiani della missione Onu di Unifil in Libano sono in 'allarme 2', ovvero vengono limitati al minimo gli spostamenti all'esterno della base. «Sospesi i pattugliamenti» Il portavoce dell'Onu ha dichiarato che l'Unifil, le forze di pace in Libano, sono state costrette a fermare le attività di pattugliamento. (ilmessaggero.it)

Libano, dall'Italia 17 milioni per la popolazione. Tajani: "Italia in prima fila per alleviare le sofferenze dei civili"

– “Sto seguendo da vicino la drammatica situazione in Libano in contatto costante con i Ministri della Difesa e degli Esteri”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni che, in una dichiarazione, sottolinea che “la protezione dei civili resta la priorità così come garantire la sicurezza dei militari del contingente italiano di UNIFIL presenti nel sud del Libano”. (Agenzia askanews)

Le notizie che arrivano dal confine tra Libano e Israele sono ancora frammentarie. Tel Aviv ha dichiarato tre cittadine nel Nord (Misgav Am, Kfar Galadi e Metula) “zona militare chiusa” dove entrare è vietato e da cui è anche complicato reperire notizie. (il Giornale)

La decisione è stata illustrata dal vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, nel corso dell'incontro straordinario dei ministri degli Esteri dell'Unione europea incentrato sugli ultimi sviluppi in Medio Oriente. (Secolo d'Italia)