Caldaie, corsa contro il tempo per le ultime detrazioni

Ultima settimana per accelerare i pagamenti per le ristrutturazioni di seconde case e l’installazione di caldaie a condensazione. Ma anche per evitare il taglio di qualche sconto che oggi è più generoso. Analizzando il quadro che emerge dalla legge di Bilancio in attesa solo del via libera finale del Senato, sono queste le modifiche che avranno maggiore impatto su milioni di famiglie italiane. Nel caso delle caldaie verrà meno un sistema di agevolazioni fiscali ormai cristallizzato da anni, pur con qualche aggiustamento nel tempo, influendo così sul costo complessivo degli investimenti. (Il Sole 24 ORE)

Se ne è parlato anche su altri media

Il primo appuntamento sarà nella primavera del 2026 quando faranno il 730. Saranno loro a pagare più tasse per un miliardo a regime. (la Repubblica)

Gli interventi su cuneo e Irpef da soli assorbono oltre 17 miliardi. Dal 2025 l'incremento in busta paga raggiunge quindi fino a mille euro netti all’anno per i lavoratori che percepiscono un reddito tra i 37mila e i 45mila euro annui. (ilmessaggero.it)

Riduzione delle bollette Bonus casa (WIRED Italia)

Dal 2025 il taglio al cuneo fiscale si baserà su un bonus o un’ulteriore detrazione

Rivoluzione detrazioni fiscali in vista con l’approvazione della manovra 2025, quelle con le quali i cittadini riducono le tasse da pagare in occasione della dichiarazione dei redditi. Dal 2025 in poi non tutti potranno portarle interamente in detrazione perché sono spuntati dei tetti massimi di spesa in base al reddito e dei coefficienti da applicare a seconda dei figli a carico, l’ormai famoso quoziente familiare. (Today.it)

Guadagneranno qualcosa, rispetto a quest’anno, solo pochi contribuenti con redditi da lavoro dipendente e qualche pensionato che potrà accedere alla flat tax. Né per le imprese, né per la grande maggioranza dei cittadini. (Corriere della Sera)

35% se il reddito è superiore a 28.000 e fino a 50.000 euro; 23% se il reddito è fino a 28.000 euro; (Eutekne.info)