Rilascio di Cecilia Sala, decisivo il ruolo del capo dell’intelligence italiana. Il negoziato

Era a bordo del Falcon 900 che ha riportato da Teheran a Roma Cecilia Sala . Il generale Gianni Caravelli , direttore dell’Aise , l’agenzia dell’intelligence nazionale per l’estero, è certamente il principale protagonista della liberazione della giornalista italiana arrestata il 19 dicembre. Dal giorno dell’arresto le autorità italiane si sono mosse su due livelli: i contatti diplomatici e quelli dei servizi di informazione e sicurezza. (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altri media

Alla domanda di Calabresi su quale fosse stata la cosa più difficile da affrontare, Cecilia ha risposto: "La tua testa... (Il Giornale d'Italia)

Mentre Cecilia Sala si affretta ad abbracciare il padre dopo aver salutato il compagno, la madre della giornalista resta un passo indietro, sembra che trattenga il fiato fino al momento in cui la ragazza l’attira a sé. (il manifesto)

A sole 24 ore dal suo rientro in Italia, Cecilia Sala torna a registrare il podcast “Stories” prodotto da Chora Media. La giornalista ha risposto di stare bene ma di sentirsi ancora confusa e da qui ha iniziato a raccontare i suoi 20 giorni di prigionia. (Il Fatto Quotidiano)

Cecilia Sala, la figuraccia di Santoro (e altri): “Il governo…”. Il video invecchiato male

Non appena è scesa dalla scaletta dell'aereo, L'aria era carica di tensione ed emozione sul piazzale dell'aeroporto di Ciampino, quando è atterrato l'areo con Cecilia Sala. (Io Donna)

Giacca grigia e panciotto blu, il ministro degli Esteri Antonio Tajani arriva nel primo pomeriggio alla Camera dei deputati, dove l’applauso dell’aula saluta l’annuncio ufficiale della liberazione di Cecilia Sala, poi corre ad accoglierla all’aeroporto di Ciampino, insieme alla premier Giorgia Meloni e alla famiglia. (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale)

È il caso di Michele Santoro, capopopolo di se stesso, che solo qualche ora fa a Di Martedì aveva praticamente accusato il governo di non aver fatto nulla per difendere prima e liberare poi Cecilia Sala, salvo essere smentito a breve distanza dall’operazione di Servizi e governo che ha portato al rientro a casa della giornalista del Foglio e di Chora Media. (Nicola Porro)