La sfida europeista della Moldavia

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Ucraina

In Italia siamo ancora incerti sul nome. Viene chiamata Moldavia, anche se il nome esatto, in lingua romena, sarebbe Repubblica di Moldova, così come venne deciso nel 1991, quando si affrancò dall’Urss morente per diventare uno Stato indipendente. Così piccola, e così importante. Domenica 20 ottobre si vota, presidenziali e referendum per l’adesione all’Unione europea. Una elezione che deciderà la sorte di una terra che per lungo tempo si è sentita divisa a metà tra l’eredità sovietica e una affinità culturale romena, quindi europea. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre fonti

(Adnkronos) – Il 20 ottobre 2024 si terranno il referendum costituzionale sul processo di adesione all’Unione europea e le elezioni presidenziali in Moldova. L’Adnkronos ha intervistato Oleg Nica, il nuovo ambasciatore in Italia, che da poche ore ha presentato le credenziali al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. (OglioPoNews)

Come ogni giovedì torna POLLS, la nostra rubrica settimanale dedicata ai sondaggi dall’Italia e dal mondo: oggi dalle 21.00 andremo a vedere i sondaggi su politiche e referendum per l’ingresso della Moldavia in UE. (Sondaggi Bidimedia)

Le elezioni presidenziali in Moldavia del 20 ottobre 2024 rappresentano un momento cruciale per il futuro geopolitico del paese, collocato in un’area strategica di influenza tra l’Unione Europea e la Russia. (Farodiroma)

L’esempio moldavo, l’Europa è il futuro

Il 20 ottobre 2024 si terranno il referendum costituzionale sul processo di adesione all’Unione europea e le elezioni presidenziali in Moldova. L’Adnkronos ha intervistato Oleg Nica, il nuovo ambasciatore in Italia, che da poche ore ha presentato le credenziali al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. (Adnkronos)

PUBBLICITÀ La denuncia della vice premier moldava Gherasimov: "Il referendum è a rischio influenza russa". L'esito della consultazione determinerà se l'adesione all'Ue sarà un obiettivo costituzionale (Euronews Italiano)

Solo così ci si può mettere al riparo non solo dalla revisione della globalizzazione selvaggia degli ultimi decenni ora in corso a livello internazionale, ma anche garantirsi uno spazio di maggiore sicurezza davanti ai pericoli presenti. (L'Eco di Bergamo)