La grande fuga degli infermieri via dall’Italia, sono 10mila ogni anno: per mille pugliesi solo 5

Servono come l’aria, sono la cinghia di trasmissione per attivare ogni guarigione, eppure l’Italia non ha l’intelligenza di trattenere gli infermieri. Anzi, con guadagni inferiori agli altri Paesi europei, malessere professionale fino al burnout (sintomi che derivano da uno stato di stress lavorativo cronico e persistente; ndr) e violenze (260mila casi di aggressioni solo nel 2024), il nostro Paese perde 10.000 infermieri l’anno. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Se ne è parlato anche su altri media

La media italiana, infatti è di 5,13 infermieri ogni 1000 abitanti, anch’essa tra le più basse dell’Unione. Il Trentino fa leggermente meglio rispetto alla media, ma è preceduto da altri 6 territori: Umbria, Toscana, Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Liguria. (Il T Quotidiano)

“Ricordiamo alla consigliera regionale dell’Umbria, Donatella Tesei, che la sanità pubblica non può gravare sulle aziende private, che l’anomalia normativa del payback sui dispositivi medici deve essere eliminata e che, infine, la Regione oltre al suo Bilancio dovrebbe tutelare anche il tessuto imprenditoriale locale. (Il Giornale d'Italia)

Una professione, quella infermieristica, che risulta purtroppo poco attrattiva, con trattamenti economici tra i più bassi in Europa, turni massacranti, aggressioni fisiche e verbali che aumentano ovunque sul territorio. (Milano Finanza)

Gli infermieri italiani guadagnano meno della media Ocse Nel 2022, la retribuzione annua lorda di un infermiere italiano, a parità di potere d’acquisto, era di 48.931 dollari (circa 45.331 euro), ossia 9.463 dollari in meno rispetto alla media Ocse (58.394 dollari). (Qui Salute)

Infermieri e Oss puntano in particolare il dito contro i salari troppo bassi e gli straordinari 'forzati' causati dalla cronica carenza di personale. Così gli infermieri aderenti al sindacato 'Nursing up' hanno protestato giovedì 27 marzo davanti alla sede della Giunta regionale, in disaccordo con le politiche dell'esecutivo in materia di sanità pubblica. (MilanoToday.it)

La crisi del personale infermieristico in Italia si ripercuote anche sul Trentino-Alto Adige, dove il numero di professionisti disponibili rischia di non essere sufficiente a garantire l’assistenza sanitaria necessaria. (la VOCE del TRENTINO)