Il valore di Ubisoft è al minimo storico, ancora una volta

Il periodo nero di Ubisoft continua e non sembrano esserci spiragli di rinascita, perché in queste ore è emerso che le azioni dell'azienda hanno toccato un nuovo picco negativo storico. Era già successo giusto all'inizio del mese di settembre, dopo che il lancio di Star Wars Outlaws aveva tutto meno che galvanizzato il valore di Ubisoft. Le azioni di Ubisoft erano crollate dopo le reazioni degli investitori, perdendo oltre il 10% in 2 giorni. (Spaziogames.it)

La notizia riportata su altri giornali

Stando a quanto riportato da Reuters, AJ Investments afferma di essere alla ricerca di sostenitori per la vendita dell'azienda e per ottenere un cambio di leadership. Un investitore di Ubisoft afferma di avere il sostegno del 10% degli azionisti della compagnia per provare a rivoluzionarne i vertici, evidentemente considerati incapaci di risollevarla dalla situazione attuale. (Multiplayer.it)

La mossa di AJ Investments, che detiene meno dell'1% delle azioni Ubisoft, arriva in un momento di profonda crisi per l'azienda francese. (Tom's Hardware Italia)

Il 2024 di Ubisoft sarà quello delle grandi scelte, senza dubbio, perché dopo tutto quello che è accaduto in questi mesi ora arriva la dichiarazione di guerra degli azionisti. Dopo anni di videogiochi che non sono riusciti a vendere in maniera egregia, incluso Star Wars Outlaws (lo trovate su Amazon), l'azienda transalpina è in una situazione precaria dal punto di vista finanziario. (Spaziogames.it)

Ubisoft annuncia un'indagine interna, dopo il flop Outlaws e il rinvio di Assassin's Creed

È stato indetto un primo sciopero dal 15 al 17 ottobre. L'STJV ha avanzato una serie di richieste, tra cui un accordo formale sul lavoro a distanza, il ripristino della partecipazione agli utili al 60%, la fine di un divario retributivo di genere e un aumento maggiore dei salari più bassi. (Multiplayer.it)

Il rinvio di Assassin's Creed Shadows è l'ultimo atto di una Ubisoft in grave difficoltà, a quanto pare non solo agli occhi dei consumatori non più così attirati dai videogames proposti, ma anche da chi dalla software house spera di trarci un profitto, come gli azionisti. (AnimeClick.it)

Inizialmente il publisher aveva puntato forte sugli adattamenti di Avatar e Star Wars, confidando che la potenza di questi brand nelle sale cinematografiche potesse trasformarsi in incassi sicuri anche per i videogiochi. (Spaziogames.it)