"L'ho trovata in ginocchio". La mamma di Lalla descrive la scena del crimine

Screen Quarto Grado C’è potenzialmente molto da scandagliare nella morte di Larimar Annaloro, 15enne nata a Varese e da poco trasferita a Piazza Armerina in provincia di Enna a causa delle condizioni di salute di suo nonno. Larimar, o meglio Lalla come la chiamavano le nipotine, è stata trovata impiccata a un pino nella giornata del 5 novembre 2024. Si indaga per istigazione al suicidio, ma l’opinione pubblica si chiede qualcos’altro: è stato omicidio? Quel giorno Lalla va a scuola, ma in auto mormora qualcosa alla madre, salvo interrompersi per l’arrivo del padre: “ Mamma ho fatto una cosa brutta, dopo te lo dico ”. (il Giornale)

Su altre testate

Abbiamo dei sospetti su chi possa essere stato perché abbiamo scoperto che mia figlia è stata minacciata di morte, quel giorno a scuola. E lo dimostra il modo in cui è stata trovata. (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)

"È stata uccisa e so chi è stato": Johary Annaloro, la madre della 15enne Larimar trovata impiccata in giardino a Piazza Armerina, vicino a Enna, il 5 novembre scorso, lo ha detto a proposito della figlia a Mattino 4, in collegamento con Federica Panicucci e Francesco Poletti. (Liberoquotidiano.it)

E lo dimostra il modo in cui è stata trovata. Lo ha detto Johary Annaloro, la madre di Larimar Annaloro, la 15enne trovata imp… (La Repubblica)

«Sulla morte di Larimar Annaloro troppe cose non tornano. Andremo a fondo su tutto»

«Me l’hanno uccisa», aveva detto subito dopo avere ritrovato il cadavere della figlia a Piazza Armerina, in provincia di Enna. Ora alza il tiro, parla di «omicidio», dice di conoscere addirittura «nomi e cognomi di chi possa essere stato». (ilmessaggero.it)

Johary Annaloro, madre di Larimar, la quindicenne siciliana trovata impiccata ad un albero a Piazza Armerina, vicino enna, lo scorso 6 novembre, ha annunciato di aver riferito agli inquirenti i nomi dei possibili responsabili della morte della figlia. (Tp24)

L’avvocata Milena Ruffini si accalora. Mi pare legittimo». (Corriere della Sera)