Iran, anche i pasdaran temono il sabotaggio dei cercapersone: vietata ogni comunicazione. “L’ex presidente Raisi ne aveva uno con sé”

Iran, anche i pasdaran temono il sabotaggio dei cercapersone: vietata ogni comunicazione. “L’ex presidente Raisi ne aveva uno con sé”
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Il Fatto Quotidiano ESTERI

L’attacco contro Hezbollah con cercapersone e walkie-talkie riempiti di esplosivo ha seminato il panico tra le milizie della Mezzaluna Sciita. Il Partito di Dio, dopo aver invitato i suoi seguaci a non utilizzare smartphone o apparecchi collegabili a Internet adesso teme i sabotaggi di Israele, ma lo stesso vale anche per le Guardie della Rivoluzione iraniana, colpite in maniera più lieve dal cyberattacco di Tel Aviv ma con l’ambasciatore a Beirut che ha perso un occhio. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri giornali

Lo hanno affermato alti funzionari della Sicurezza di Teheran, come riporta Reuters sul suo sito, mentre uno di loro ha fatto sapere che è in corso un'operazione su larga scala da parte dei pasdaran per ispezionare tutti i dispositivi, non solo apparecchiature di comunicazione, e che la maggior parte di questi sono prodotti localmente o importati da Cina e Russia. (Il Messaggero Veneto)

Esplosione dei cercapersone in Libano, le contromisure dell'Iran dopo il colpo a sorpresa e l'ombra lunga del Mossad

L’Iran e le milizie alleate hanno ordinato controlli massicci sui loro apparati di comunicazione nel timore di nuove sorprese dopo l’esplosione dei cercapersone in Libano. I pasdaran – secondo la Reuters – avrebbero persino deciso di sospenderne l’uso in attesa delle verifiche. (Corriere della Sera)