Omicidio di Bovisio: Stella Boggio davanti al giudice, si difende tra le lacrime. Chiesti i domiciliari

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MBNews INTERNO

Monza. Si è svolta questa mattina, giovedì 9 gennaio, presso il Tribunale di Monza l’udienza di convalida dell’arresto di Stella Boggio, 33enne accusata dell’omicidio del compagno Marco Magagna, 38enne, avvenuto nella notte tra il 6 e il 7 gennaio scorso. Stella, scortata dalla polizia penitenziaria, è apparsa visibilmente provata. Con i capelli raccolti in una coda, gli occhiali da vista, e il volto segnato dalla tensione, ha affrontato l’udienza con un atteggiamento sofferto ma collaborativo. (MBNews)

La notizia riportata su altri media

"Eccesso colposo di legittima difesa". Con questa motivazione il giudice per le indagini preliminari di Monza ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari, come richiesto dalla difesa, per la 33enne Stella Boggio accusata di aver ucciso il fidanzato 39enne Marco Magagna durante una lite in casa a Boviso Masciago (Monza e Brianza) la notte tra il 6 e il 7 gennaio. (Fanpage.it)

Stella Boggio, 33 anni, è agli arresti domiciliari con l’accusa di omicidio per aver accoltellato a morte il compagno Marco Magagna, 38 anni, nella notte tra il 6 e il 7 gennaio a Bovisio Masciago, in provincia di Monza e Brianza. (La Repubblica)

Lo sostiene il gip del Tribunale di Monza Marco Formentin nel provvedimento con cui ha concesso alla 33enne gli arresti domiciliari a casa dei genitori, come richiesto dalla difesa. (IL GIORNO)

Come in certe tragedie greche, dove però l’assassino è lui. BOVISIO MASCIAGO (MONZA E BRIANZA) — Una coltellata decisa, profonda, al cuore. (Corriere della Sera)

Due importanti operazioni condotte dai Carabinieri di Gioia Tauro hanno portato alla denuncia di quattro persone e al sequestro di beni e strutture coinvolte in attività illecite. (Corriere di Lamezia)

Monza – Stella Boggio, la 33enne arrestata per l’omicidio del fidanzato Marco Magagna, 39 anni, avvenuto nella notte tra il 6 e il 7 gennaio a Bovisio Masciago (Monza), avrebbe agito per “eccesso colposo di legittima difesa”. (Il Giornale Popolare)