Dfp, Istat: “Da dazi possibile impatto dello 0,2% sulla crescita nel 2025”
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MILANO – Mattinata densa di audizioni per il Dfp, il Documento di Finanza Pubblica che sostituisce il Def. In calendario, tra gli altri, Istat, Corte dei Conti, Banca d’Italia, Upb e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Ad aprire gli interventi proprio l’Istat. Secondo l’istituto di statistica l'eventuale perdurare dell'incertezza e un aumento delle tensioni commerciali avrebbero sulla crescita del Pil italiano un impatto negativo di 2 decimi di punto nel 2025 e di tre decimi nel 2026. (la Repubblica)
Se ne è parlato anche su altre testate
(Teleborsa) - Il perdurare dell'incertezza l'aumento delle tensioni commerciali potrebbero avere un impatto sull'economia italiana di 0,2 punti di PIL nel 2025 e di 0,3 punti nel 2026. È quanto stima l'Istat in un approfondimento elaborato nell'ambito dell'audizione alle commissioni congiunte Bilancio della Camera e del Senato sul Documento di finanza pubblica nel quale si sottolinea che "L'introduzione da parte della amministrazione statunitense di nuove misure protezionistiche di politica commerciale, applicate e poi ridotte per un periodo di circa tre mesi, ha aumentato notevolmente l'incertezza riguardo l'evoluzione del quadro macroeconomico, già provato dalle tensioni geo-politiche, e aggravato i rischi di una forte flessione degli scambi internazionali". (la Repubblica)
ROMA (www.altoadige.it)
Impatto su investimenti da incertezza politiche commerciali (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 17 apr - "In prospettiva, sull'economia europea e su quella italiana peseranno gli effetti dell'aumento dei dazi statunitensi. (Il Sole 24 ORE)