Risiko dell’auto: perché Ue e Usa stanno sbagliando nella rincorsa alla Cina

Il settore automobilistico globale affronta un periodo di cambiamento radicale. La protezione delle industrie locali da parte dei governi occidentali non basta a contrastare il successo cinese, che si basa su una strategia di sistema e non su singole aziende (Agenda Digitale)

Ne parlano anche altri media

Primi effetti dei dazi europei sull’import di auto elettriche cinesi. I dati sulle immatricolazioni in Ue a novembre non solo hanno confermato il lungo periodo di domanda stagnante ma anche il netto calo della quota di mercato per i brand di Pechino. (la Repubblica)

E non basta: davanti ai grandi gruppi europei c’è la minaccia cinese, forte di tecnologie interessanti e prodotti ben fatti (anche termici) ma, solo per ora, dallo scarso valore di immagine e di brand. (Il Sole 24 ORE)

La gerarchia. Nonostante l'ascesa cinese, i "cinque grandi" produttori europei (Volkswagen, Stellantis, Renault, BMW e Mercedes-Benz) continuano a rappresentare il grosso delle vendite con il 65% del totale, mentre i giapponesi si fermano al 13% e i coreani al 7,5%. (Quattroruote)

Le auto elettriche cinesi vendono quasi quanto Tesla

Industrie europee impreparate L’Unione europea, con molto coraggio, ha deciso che dal 2035 le industrie delle auto non potranno più costruirne col motore endotermico, ma dovranno avere trazione elettrica. (Quotidiano di Sicilia)

Quella dei dazi doganali imposti dall’Unione Europea alle elettriche made in China rappresenta una questione molto controversa. se l’Unione Europea pensa di sbarrare la strada ad esse e approvvigionarsi presso i fornitori del vecchio continente, con ogni probabilità si tratta di un calcolo assolutamente errato. (ClubAlfa.it)

I cinque maggiori produttori europei - Gruppo Volkswagen, Stellantis, Gruppo Renault, Gruppo BMW e Gruppo Mercedes-Benz - hanno dominato il mercato con il 65% delle vendite totali a novembre. Le case automobilistiche giapponesi hanno seguito con una quota del 13%, mentre i marchi coreani hanno rappresentato il 7,5% delle vendite. (Tom's Hardware Italia)