Francia: dalle proiezioni Rn al 34%, la sinistra al 29%, Ensemble al 21,5%. Macron: ora uniti contro la destra
Dal nostro inviato a Parigi Il Rassemblement national vince, ma la maggioranza assoluta non è garantita. Tutto dipenderà da cosa accadrà nelle circoscrizioni - circa 300 - in cui saranno ammessi al ballottaggio tre candidati (in alcuni casi quattro) e non due, eventualità possibile se i consensi raggiungono il 12,5% degli aventi diritto. Il gioco delle alleanze e delle rinunce strategiche è già iniziato: il campo macroniano punta ora a dividere le sinistre, isolando La France Insoumise e premiando gli altri candidati ammessi al voto del 7 luglio. (Il Sole 24 ORE)
Su altri giornali
Ovviamente preferisco la destra”. Sognava una vittoria larga di Marine Le Pen al primo turno, è arrivato un risultato che spinge comunque Rassemblement National, insieme agli alleati, sopra al 33%. (la Repubblica)
Bene anche tutti gli altri mercati del Vecchio continente (qui i dati in tempo reale) in rialzo nelle fasi iniziali di scambi della prima seduta settimanale. Lo spread tra Btp decennali e omologhi Bund tedeschi apre in calo a 152,3 punti contro i 157,6 punti della chiusura di venerdì. (Corriere della Sera)
Ma in prospettiva punta ad aggregare anche il Rassemblemen national di Marine Le Pen e i polacchi del Pis, oltre a una parte del vasto arcipelago di formazioni di destra più o meno estrema al momento accasate in Identità e democrazia e tra i non iscritti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Lo scrive Le Figaro citando fonti di governo. Il presidente francese Emmanuel Macron ha convocato per le 12 di oggi una riunione di governo all'Eliseo. (Liberoquotidiano.it)
Centinaia di manifestanti hanno dato vita a scontri e disordini durante le manifestazioni della sera a Parigi subito dopo i risultati del primo turno delle elezioni parlamentari che hanno dato come vincitore il Raggruppamento Nazionale (RN) di estrema destra di Marine Le Pen. (La Stampa)
Intenzionato a riprendersi quel 34% di consensi che raggiunse ai tempi dell'alleanza con Giggino Di Maio, sempre più convinto che la via da seguire sia quella di una destra radicale e nazionalista, insieme a quell'esempio di democrazia e sapienza di Orbàn ha deciso di lanciare un nuovo gruppo parlamentare europeo, i "Patrioti UE". (Il Giornale d'Italia)