Eden

Eden
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo

Non sappiamo quanto Ron Howard conosca Ludwig Feuerbach. Di sicuro lo conosceva il dottor Friedrich Ritter. Personaggio di ampie conoscenze e vedute, maturato nella Germania proto-hitleriana e ossessionato perciò dal sentimento storico della disfatta della civiltà, questo burbero Fitzcarraldo di lettere e filosofia è esattamente la risposta affermativa alla massima feuerbechiana: l’uomo è ciò che mangia. (cinematografo.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Casalnuovo di Napoli. «Promuovendo questa iniziativa intendiamo dare visibilità agli invisibili di questo tempo, vincendo i luoghi comuni e i pregiudizi di chi si approccia ancora con troppa superficialità a problematiche che fanno parte delle nostre realtà cittadine». (Impresa Italiana)

Addio a Carmine Donnarumma, super tifoso del Napoli portato via da un brutto male. La sua ultima richiesta: “Al mio funerale cantate Napule è”. (Spazio Napoli – News Napoli Calcio e Calciomercato Napoli)

Eden è stato presentato in anteprima mondiale al TIFF a settembre ed è stato accolto da recensioni contrastanti. Ron Howard non riesce a trovare un distributore per il suo prossimo film Eden, che vanta un cast stellare composto da Jude Law, Sydney Sweeney e Ana de Armas. (Movieplayer)

C’è ancora un domani, il film di Cortellesi con ingresso gratuito al Magic Vision

La storia sui generis e avventurosa del dottore tedesco Friedrich Ritter (nel film Jude Law senza denti e con il pene di fuori) e di sua moglie Dora affetta da sclerosi multipla (Vanessa Kirby) fuggitivi nel 1929 a Floreana, isola deserta nell’arcipelago darwiniano delle Galapagos nel Pacifico, è accaduta per davvero (Il Fatto Quotidiano)

Le biografie, gli eventi e i personaggi fuori dall’ordinario non sono mai mancati nella carriera di Ron Howard. Basti pensare che al fianco della sua filmografia di finzione, il regista statunitense accompagna da decenni anche un nutrito percorso documentaristico. (My Red Carpet)

Torino, 23 nov. La prima al Teatro Regio, è stata preceduta dalla premiazione del regista, che ha ricevuto la Stella della Mole."È davvero un grande onore essere qui oggi in questa città e ricevere questo premio ma da regist vedere il mio film proiettato su questo grande schermo e davanti a questo grande pubblico mi rende anche terribilmente nervoso". (il Dolomiti)