Coronavirus, Iss: si alza età media dei morti, giù quella dei contagiati

Adnkronos SALUTE

Per le donne l'età media è passata da 83,1 a 85,1 anni, mentre per gli uomini da 77,6 a 79,1.

L'età media dei casi diagnosticati più recentemente si è abbassata di almeno 6-7 anni rispetto al periodo precedente e questo anche aiuta a spiegare una riduzione del rischio di morte.

Questo può aver determinato un aumento dell'età media dei deceduti diagnosticati".

Nell'analisi sono stati presi in considerazione circa 30mila decessi avvenuti prima del 4 maggio e più di 3mila dopo questa data. (Adnkronos)

Se ne è parlato anche su altri media

Le 1356 strutture hanno riportato un totale di 97521 residenti alla data del 1° febbraio 2020, con una media di 72 residenti per struttura (range 7-632). (ITALPRESS) - Su un totale di 9154 soggetti deceduti, 680 erano risultati positivi al tampone e 3092 avevano presentato sintomi simil-influenzali. (Tiscali.it)

Nell’analisi sono stati presi in considerazione circa 30mila decessi avvenuti prima del 4 maggio e più di 3mila dopo questa data. PER APPROFONDIRE:. CORONAVIRUS, L’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ SULL’UTILIZZO DELL’OZONO NELLA SANIFICAZIONE. (Emergency Live IT)

Si è conclusa, con la pubblicazione del Report finale, l’indagine condotta dall’Iss in collaborazione con il Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale sul contagio COVID-19 nelle strutture residenziali e sociosanitarie (Rsa). (OnTuscia.it)

Sintomi pazienti deceduti e positivi al coronavirus. Febbre (nel 76% dei casi), dispnea (74%) e tosse (39%) rappresentano i sintomi più comuni osservati prima del ricovero nei pazienti deceduti positivi al coronavirus. (Firenze Post)

Nell’analisi sono stati presi in considerazione circa 30mila decessi avvenuti prima del 4 maggio e più di 3mila dopo questa data. In Italia i numeri della diffusione del Coronavirus sembrano essere incoraggianti ma continua lo studio della malattia. (CrotoneOK.it)

Coronavirus: l’ISS racconta la strage degli anziani nelle RSA. I dati riferiti dalle strutture residenziali e sociosanitarie (Rsa) sono relativi al periodo primo febbraio – 30 aprile. Un totale di 650 Rsa (48,1%) ha dichiarato di poter disporre di una stanza singola per i residenti con infezione confermata o sospetta. (next)