A Fabriano l’ultima bobina di carta: spenta la macchina continua F3, tutti in cassa integrazione
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L’ultima bobina di carta prodotta dalla macchina continua F3 dello stabilimento di Vetralla a Fabriano (Ancona) ieri intorno alle 8 quando l’impianto è stato chiuso per sempre. I dipendenti in lacrime hanno deciso di apporre la propria firma sull’ultimo pezzo di carta prodotto, a ricordo di un momento purtroppo amaramente storico. (Fanpage.it)
La notizia riportata su altri giornali
La buona notizia, però, è che il gruppo Fedrigoni, al quale fa capo … L’ultima bobina di carta destinata a stampanti e fotocopiatrici ha lasciato gli impianti della Giano srl da poco più di ventiquattr’ore, dopo quasi cinquant’anni di attività ininterrotta. (la Repubblica)
È finita l’era delle famose “risme” per le fotocopie conosciute da tutti. Da una parte numeri con segno più; dall’altra la chiusura della società-costola Giano srl, che va in liquidazione, con lo stop alla storica macchina continua F3, la più grande del Gruppo. (corriereadriatico.it)
Fedrigoni, riferimento mondiale nella produzione di carte speciali per packaging di lusso e altre applicazioni creative, etichette autoadesive, supporti grafici per la comunicazione visiva e soluzioni RFID, ha chiuso il terzo trimestre 2024 con ricavi per 468,3 milioni di euro contro i 412 milioni dello stesso periodo del 2023 (+13,7%) e un adjusted Ebitda di 61,7 milioni, superiore dell’8,2% ai 57 milioni nel 3Q 2023. (Vivere Fabriano)
I dipendenti che hanno firmati gli ultimi centimetri di carta prodotti a Fabriano in uno stabilimento che è la storia del prodotto e del Paese non hanno trattenuto le lacrime. Dopo circa 50 anni sono stati i soli ad assistere allo spegnimento della F3, la macchina continua che dal 1976 produceva il tesoro bianco dell’industria dorica. (Open)
La macchina era in funzione da 50 anni. Gli operai hanno firmato il foglio d’addio: “Per noi è un colpo al cuore” (Sky Tg24 )
La storica macchina continua F3 che produceva bobine di carta per fotocopie per ufficio, attiva dal 1976 e mai fermata nei suoi 50 anni di storia, è quindi stata spenta. Valerio Monti, segretario Uilcom, ha raccontato che “i dipendenti erano in lacrime”. (Il Fatto Quotidiano)