«Milano, poi New York ma il genio è a Napoli»

Un tempo si decideva di partire per un viaggio di sola andata pur di costruire il proprio futuro professionale. Eppure, molti imprenditori non hanno mollato la presa, continuando a credere nel loro progetto anche quando carovane di giovani laureati partivano per il Nord Italia o mete europee più favorevoli. Qualcosa però è cambiato e oggi assistiamo sempre più a un cambiamento prima di tutto mentale e poi fisico, con tanti che scelgono di ritornare, costruendo pezzo dopo pezzo una nuova Napoli che sceglie di declinare il futuro con il verbo credere. (ilmattino.it)

Se ne è parlato anche su altri media

A sentir parlare il CEO di nessun cartellino da timbrare, aree relax in cui rilassarsi sorseggiando una tisana o un caffè, allenarsi nella palestra aziendale, prendersi un break nella sala bazar giocando alla PlayStation o al biliardo, lasciare i bimbi nell'asilo nido sito all'interno del luogo di lavoro, gustare i piatti della mensa che gli chef preparano attingendo dalle risorse a chilometro zero, e molto presto direttamente dall'orto che nascerà da un terreno preso in gestione, uno giurerebbe che siamo nella Silicon Valley. (ilmattino.it)

Il rientro dei cervelli: «Dall'Olanda a Napoli perché qui siete unici»

Milanese doc, le esperienze lavorative e da ricercatrice dopo la laurea alla Iulm le vanno strette. Sono gli anni dell'esplosione di internet, un settore che l'affascina e decide di studiarlo dal punto di vista comunicativo; ma mentre l'Europa cammina, gli Stati Uniti corrono velocissimi e decide di partire per New York (ilmattino.it)