È morto Roberto Gervaso
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La vita di Roberto Gervaso in numeri è grandiosa, così come è stata la sua lunghissima carriera.
Il secondo Premio Bancarella, Roberto Gervaso l'ha vinto come solista per la sua biografia Cagliostro, nel 1973.
Un messaggio di cordoglio anche da parte di Silvio Belrusconi che ha voluto ricordare l'"amico Roberto": "Quella di Roberto Gervaso è una grave perdita per me, per il giornalismo, per l'Italia. (ilGiornale.it)
Se ne è parlato anche su altre testate
Tra le tante opere, era autore, insieme a Indro Montanelli, di celebri libri di dilvugazione sulla storia dell’Italia. E io ho avuto la fortuna di essere tua figlia. (Virgilio Notizie)
«Resto dentro di me l’allievo devoto di un Maestro. È una giornata di sole romano, Gervaso ricorda bene: «Mi chiamava Robertino… e mi spiegò il metodo di lavoro nel 1964 per la Storia d’Italia: “Hai presente il monumento a Garibaldi? (Corriere della Sera)
E poi quella sua vaga somiglianza con Churchill, uno dei suoi campioni, faceva parte dello spasso e del suo spessore. E gli piaceva moltissimo, ma mai quanto Orazio o Montaigne, Ennio Flaiano: «La sua descrizione di Roma è una delle migliori. (Il Gazzettino)
Tra il 1965 e il 1970 firma insieme a lui i primi sei volumi della “Storia d’Italia” edita da Rizzoli, acquisendo grande notorietà. Lo stesso ha fatto Silvio Berlusconi: “Quella di Roberto Gervaso è una grave perdita per me, per il giornalismo, per l’Italia. (Il Fatto Quotidiano)
"La morte di Roberto Gervaso priva l'Italia di una autentica fonte di cultura,sapere e intelligenza. Pierluigi Diaco posta su Twitter un video e scrive: "Qui trovate la partecipazione di un immenso Roberto Gervaso a #ioete lo scorso anno. (AGI - Agenzia Italia)
E’ stato anche un popolare personaggio della tv dove appariva sempre con il suo immancabile papillon ed è noto per i suoi aforismi. Lascia la moglie Vittoria e la figlia Veronica, giornalista del Tg5. (L'HuffPost)