Mafia, catturato latitante catanese: fermato in autostrada
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Tony Trentuno è considerato un uomo di vertice del gruppo di San Cocimo di Cosa nostra.
Quell’inchiesta ha documentato le tre ‘fiorenti’ piazze di spaccio che sarebbe state messe in piedi nella zona di “San Cocimo’ (piazza Machiavelli a Catania), storica roccaforte di Maurizio Zuccaro, uomo di vertice di Cosa nostra catanese
Tony Trentuno, genero di Lorenzo Saitta ‘u scheletro e ai vertici del gruppo di San Cocimo, è stato arrestato. (Livesicilia.it)
La notizia riportata su altri giornali
L’atteggiamento nervoso ed insofferente al controllo della Polizia Stradale ha indotto gli operanti ad approfondire i controlli sull’autovettura e sull’effettiva identità dei fermati. Pertanto, condotti in ufficio, la Squadra Mobile di Vibo accertava che il soggetto viaggiava con una carta di identità falsa nonché con altra certificazione, tra cui quella relativa al green pass, contraffatta. (AMnotizie.it)
Pertanto, condotti in ufficio, la Squadra Mobile di Vibo accertava che il soggetto a bordo dell’auto viaggiava con una carta di identità falsa nonché con altra certificazione, tra cui quella relativa al green pass, contraffatta. (Corriere della Calabria)
Quei verbali hanno scatenato il terrore tra i Nizza e i Santapaoliani di San Cocimo. Tony Trentuno, il latitante catturato sulla Salerno – Reggio Calabria venerdì pomeriggio, era diretto a San Cocimo a Catania (Livesicilia.it)
I due sono stati condotti negli uffici della squadra mobile. I poliziotti, in collaborazione con i carabinieri di Catania, sono riusciti ad accertare la reale identità del latitante siciliano che è stato arrestato assieme al suo fiancheggiatore accusato di favoreggiamento personale. (Giornale di Sicilia)
I carabinieri del nucleo investigativo di Catania e la squadra mobile hanno rintracciato e catturato il latitante Antonino Trentuno, classe 1994, elemento di spicco del gruppo di “San Cocimo” della famiglia di Cosa Nostra catanese Santapaola-Ercolano. (CataniaToday)
Le condotte illecite venivano poste in essere secondo meccanismi ben rodati e consolidati, a volte anche in presenza o addirittura con il coinvolgimento materiale di bambini Pertanto, condotti in ufficio, la Squadra Mobile di Vibo accertava che il soggetto viaggiava con una carta di identità falsa nonché con altra certificazione, tra cui quella relativa al green pass, contraffatta. (Approdo Calabria)