Le scemenze di Donzelli hanno oscurato il dibattito sul 41 bis

La polemica sulle scemenze dette l’altro giorno alla Camera dal deputato di FdI Giovanni Donzelli (che ha accusato il Pd di essere dalla parte della mafia e dei terroristi) ha del tutto oscurato il tema di fondo sul quale sarebbe stato giusto discutere: il carcere duro, la sua inumanità, la sua inutilità, il contrasto aperto ed evidentissimo con la Costituzione. E poi la questione specifica: la sospensione del 41 bis per Alfredo Cospito in modo da evitare la sua morte. (Il Riformista)

La notizia riportata su altre testate

Nel corso dell’udienza che si è tenuta dinanzi al Gup Massimo Lo Mastro, i dirigenti dello stabilimento difesi dall’avvocato Sandro Salera del foro di Cassino e Alberi e Anfora del foro di Torino, si sono opposti alla costituzione di parte civile avanzata dall’Amnil (Associazione italiana mutilati). (Frosinone News)

Non usa mezzi termini Sebastiano Ardita, magistrato antimafia, già direttore del Dap per 9 anni, mentre commentando a L'Espresso il caso Alfredo Cospito, l'anarchico trasferito al carcere di Opera a Milano per l'aggravarsi delle sue condizioni dopo più di cento giorni di sciopero della fame. (L'Espresso)

È quanto emerge da una ricerca di SocialCom che, con l’ausilio della piattaforma Blogmeter, ha analizzato le conversazioni in rete degli ultimi giorni riguardo la vicenda. (Secolo d'Italia)

"È ora che il Pd, i cui rappresentanti sono sempre in prima linea nell'assegnare patenti di moralità ad altri, si faccia finalmente un esame di coscienza. Quanto rivelato stamattina dal Fatto Quotidiano, circa la visita di quattro esponenti Dem a detenuti di organizzazioni mafiose in 41-bis nel carcere di Sassari su indicazione del terrorista Alfredo Cospito, è una pagina nera della democrazia e delle istituzioni italiane. (La Sicilia)

Lo ha svelato alla trasmissione "Un Giorno da Pecora", il parlamentare Pd, (Secolo d'Italia)

VASTO. "E' inaudito leggere oggi sul 'Fatto Quotidiano' che il terrorista anarchico, Cospito, avrebbe avuto lo scorso gennaio nel carcere di Sassari colloqui con deputati del Pd e boss mafiosi. Fermo restando il diritto di ogni parlamentare di andare a trovare in carcere i detenuti, è inaccettabile apprendere che Cospito avrebbe invitato gli esponenti democratici a confrontarsi anche con i boss. (Vasto Web)