L'inferno in Vallemaggia. Tre morti e un disperso trascinati via dai torrenti

Ha devastato la Vallemaggia, il paradiso degli escursionisti e gli scalatori sulle Alpi Lepontine alle spalle di Locarno, in Canton Ticino, la perturbazione che nella notte tra sabato e domenica si è abbattuta appena oltre il confine. L’allerta era stato diffuso anche in provincia di Como, raggiunta solo dalla coda della perturbazione. In Canton Ticino invece il bilancio è stato di tre morti e un disperso: in Val Bavona e in Valle Lavizzara nell’arco di poche ore si sono sono abbattuti oltre 200 millimetri di pioggia, gonfiando a dismisura torrenti e fiumi. (IL GIORNO)

Su altri giornali

Grave la situazione in Svizzera e nel Nord Italia a causa dell'ondata di maltempo che si è abbattuta tra sabato e domenica. Almeno tre persone sono morte nel Canton Ticino, una nella zona del Vallese, molti gli evacuati in Valle d'Aosta PUBBLICITÀ (Euronews Italiano)

"Per me è importante vedere con i miei occhi quanto accaduto", ha spiegato la presidente del Consiglio federale a Cevio. Il Consiglio federale si è dimostrato vicino al Ticino per quanto accaduto nella notte tra sabato 29 e domenica 30 giugno in Vallemaggia, dove - ricordiamo - sono morte tre persone e attualmente sono ancora in corso le ricerche dei dispersi. (Ticinonews.ch)

Non si capisce più dov’era la sua traiettoria. Colpisce la strada che porta in Bavona e che poi a Mondada diventa un buco dietro l’altro. (RSI.ch Informazione)

«Non possiamo lasciare la Vallemaggia isolata in questo modo»

Ma Germano Mattei, purtroppo, sa già cosa aspettarsi. Anche lì, la situazione è disastrosa. (Corriere del Ticino)

A Cevio, il giorno dopo, non piove più, ma l’odore di terra bagnata si sente ancora. La giornata oggi inizia partendo da quello che è il simbolo del capoluogo valmaggese: la sua piazza verde. Un punto di incontro e in cui, tutto attorno, vi sono diversi negozietti, banche e ristoranti. (laRegione)

Ancora morti. Dopo la Mesolcina adesso è l’alta Vallemaggia ad essere in ginocchio. (Corriere del Ticino)