Il day after delle elezioni. Destra alla resa dei conti, campo largo a misura del Pd
In Emilia Romagna ha votato il 46,4% degli aventi diritto, in Umbria il 52,3%. Sono dati che confermano la tendenza ormai in atto. Ormai la “politica” deve fare i conti solo con metà della società, l’altra metà l’ha liquidata come opzione non meritoria di attenzione né di voto. In questo bacino la competizione avviene tra i due blocchi principali – centrodestra e campo largo del centrosinistra – con scostamenti nei risultati spesso limitatissimi, talvolta legati alla credibilità dei candidati, altre volte alle “percezioni” della congiuntura, altre ancora alla qualità del messaggio pubblicitario, esattamente come un prodotto da banco su uno scaffale del supermercato. (Contropiano)
Su altri giornali
Se l’aspettava? «È andata male. Al di là dell’entusiasmo per la vittoria qualcosa è andato storto. Le forze politiche devono partire da lì, non si scappa: in cinque anni hanno perso 800mila elettori, molti dei quali sono giovani. (La Repubblica)
Federico Chiesa sta tornando il volto del calciomercato. Al Liverpool non sta giocando praticamente mai, Massimo Brambati esprime un suo desiderio su TMW Radio. C’è l’Inter di mezzo? (Inter-News)
In una nazione perennemente al voto, la regione di Bologna da sempre roccaforte del centro - sinistra, ha storicamente registrato distacchi fino al 30% rispetto al... Il masochismo del centrosinistra. (Virgilio)
A differenza degli altri, gli elettori del Pd non si sono astenuti. Sono alcuni dati emersi dall'analisi del voto realizzata dall'Istituto Cattaneo sul voto in Emilia Romagna e Umbr… (la Repubblica)
Hanno vinto le opposizioni, ha perso la maggioranza di governo. Ma i dati sull’affluenza in Emilia-Romagna e Umbria dicono che sono stati sconfitti un po’ tutti. (Corriere della Sera)
Sconfitta una destra che si culla negli slogan (e ora riflette…sulle poltrone) | In In Commento | Di Di Oreste Pivetta (Strisciarossa)