Ad un anno da Dl Caivano, Antigone: “Ha allontanato rieducazione e reinserimento sociale dei giovani”
Ad un anno da Dl Caivano, Antigone: “Ha allontanato rieducazione e reinserimento sociale dei giovani” Di Un anno dopo l’approvazione del decreto Caivano, emergono dati preoccupanti riguardanti il sistema della giustizia minorile in Italia. Secondo Susanna Marietti, coordinatrice nazionale di Antigone, il provvedimento ha trasformato profondamente questo sistema, allontanandolo da un modello incentrato sull’educazione e il reinserimento, per avvicinarsi a uno più punitivo e carcerocentrico, simile a quello applicato agli adulti. (Orizzonte Scuola)
Ne parlano anche altri giornali
Un rapporto dell'associazione Antigone denuncia: "Non avevamo mai visto nulla di simile". (Fanpage.it)
Sono alcuni dei numeri del dossier “A un anno dal decreto Caivano” di Antigone, sull’emergenza negli Ipm, presentato oggi a Roma, presso l’Associazione stampa romana. Al 15 settembre 2024 erano 569 i ragazzi e le ragazze detenuti negli Istituti penali per minorenni (Ipm) italiani. (Vita)
Il Museo archeologico nazionale di Taranto chiude settembre con il lusinghiero dato di 6.738 visitatori e un successo confermato dai “ sold out ” in tutte le iniziative di carattere culturale e scientifico proposte, ovvero concerti abbinati a percorsi archeologici tematici, laboratori e visite guidate. (Tarantini Time Quotidiano)
Un disastro: a un anno dal Decreto Caivano (15 settembre 2023), provvedimento bandiera della premier Meloni che, per combattere le cosiddette baby gang e il fenomeno dell’abbandono scolastico messi a fuoco allora dalla cronaca nel famigerato comune dell’hinterland napoletano, s’inventò un po’ di carcere in più per il piccolo spaccio e altre misure repressive per i giovani cresciuti all’ombra della camorra, il bilancio degli Istituti penali per minorenni è drammatico. (il manifesto)
A fare da spartiacque il decreto Caivano recante misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile, approvato a settembre 2023. Da quella data gli ingressi nelle carceri minorili sono saliti del 16,4%, da 764 a 889, incremento quasi interamente riconducibile all’applicazione della custodia cautelare. (Alley Oop)
Il sistema italiano della giustizia minorile fino a qualche anno fa era preso come modello da altri Paesi d’Europa ma adesso mostra delle falle difficili da colmare in tempi brevi: sovraffollamento, disorganizzazione, carenza di personale e di progetti di reinserimento sociale lo hanno reso blindato, violento, solo repressivo, e per niente educativo, come invece dovrebbe essere, secondo la Costituzione e il buon senso. (Avvenire)