Medici di famiglia, fa discutere la riforma ventilata dal ministro Schillaci
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Fa discutere, l’ipotesi ventilata dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, per i medici di famiglia, che da liberi professionisti convenzionati col Servizio sanitario nazionale ne diverrebbero dipendenti, per lavorare sul territorio, nelle future case di comunità. In questo modo sarebbero il primo riferimento dei cittadini rispetto alle richieste di salute. La novità dovrebbe interessare i nuovi medici di famiglia, mentre chi è già in attività continuerebbe con le attuali modalità negli studi, ma dovrà comunque mettere a disposizione della sanità territoriale, nelle strutture indicate dalle aziende sanitarie, un numero minimo di ore. (Nurse Times)
La notizia riportata su altri media
Ho letto con preoccupazione e rammarico l'articolo da voi pubblicato “Medici di famiglia, vecchio studio addio: i nuovi assunti dentro le Case di comunità” . Sono anche una lettrice del vostro quotidiano, che rappresenta per me una fonte d'informazione autorevole. (Il Sole 24 ORE)
Gli ospedali in Cina sembrerebbero nuovamente al collasso per un nuovo virus. Noi cosa abbiamo fatto in questi cinque anni per migliorare la risposta ad un nuovo agente patogeno Secondo me nulla. Ancora oggi il ministro della Salute, Orazio Schillaci, dice che le Case di Comunità alleggeriranno il lavoro degli ospedali. (Il Fatto Quotidiano)
Il Ministro della Salute è tornato a parlare della riforma della sanità territoriale : “Il cittadino troverà nelle case di comunità l’assistenza necessaria a bisogni di salute che non necessitano dell’ospedale. (Sanità24)
Pubblicità Sebbene questi professionisti lavorino in convenzione con le Aziende Sanitarie Locali, il loro ruolo è regolamentato da accordi nazionali, regionali e aziendali. (la VOCE del TRENTINO)
nel settembre 2021 le regioni diffondevano il documento sulla riforma della medicina territoriale che ipotizzava 4 soluzioni, propendendo per la quarta, ovvero il cosiddetto Doppio canale: Dipendenza e Accreditamento da realizzare con modifica sostanziale di ACN. (Quotidiano Sanità)
14 GEN Sappiamo dai giornali che entro giugno è prevista l’apertura di circa 1400 Case di Comunità sparse per l’Italia con i finanziamenti del PNRR , ma che al di là dei muri rimangono ancora molte incertezze sui servizi che potranno offrire , principalmente per effetto della carenza di personale medico. (Quotidiano Sanità)