VIDEO Tajani spiega la proposta italiana sulla missione Unifil: "Piace a Israele e Libano"

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Guerra tra Gaza e Israele

Il ministro degli Esteri parla al G7 Sviluppo a Pescara: "A Gaza serve il cessate il fuoco" “La proposta italiana è molto chiara: la presenza dell’Unifil con nuove regole di ingaggio tra il confine Libano-Israele fino al fiume. A nord del fiume una presenza consistente dell’esercito regolare libanese e poi soltanto più a nord dell’esercito regolare libanese avere una presenza di Hezbollah, in modo da tener molto lontane dal confine di Israele eventuali iniziative delle milizie sciite di Hezbollah”. (LAPRESSE)

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ROMA (ITALPRESS) – “La reazione di Israele è stata al di là di quella che doveva essere, abbiamo sempre detto che era inaccettabile quanto accadeva, anche alle truppe Unifil. Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel corso della conferenza stampa conclusiva della riunione dei Ministri dello Sviluppo del G7 di Pescara (La Gazzetta del Mezzogiorno)

"La proposta italiana è molto chiara: la presenza dell'Unifil con nuove regole di ingaggio tra il confine Libano-Israele fino al fiume. (il Giornale)

“Al mio collega ho confermato la solidarietà e il sostegno del governo italiano sul tema del rilascio degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas”, ha detto il ministro secondo quanto si apprende da fonti della Farnesina. (L'Opinione delle Libertà)

M.O., Tajani: embargo armi a Israele? Non ne mandiamo dal 7 ottobre

"Abbiamo detto più volte che gli attacchi all’Unifil sono inaccettabili, i soldati italiani non si toccano e l’ho ribadito anche a Netanyahu lunedì scorso". A dichiararlo è stato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, ad Agorà Weekend su Rai Tre, condotto da Sara Mariani. (Adnkronos)

Sono stati sospesi tutti i contratti di vendita di materiale militare perché è la legge che lo prevede e perché non si possono fare più contratti. È stata interrotta la fornitura anche perché poteva essere utilizzata in modo non rispondente alla situazione. (il Dolomiti)

. Sono stati sospesi tutti i contratti di vendita di materiale militare perché è la legge che lo prevede e perché non si possono fare più contratti. Anche alcuni di quelli firmati precedentemente dopo attenta valutazione sono stati interrotti. (Il Sole 24 ORE)