F1 - Ferrari: squadra che vince non si tocca?

A suo tempo Enzo Ferrari cominciò a costruire vetture stradali per finanziare le corse e possibilmente vincerle. Oggi, la vendita delle supercar targate Cavallino Rampante è talmente esuberante e piena di successi (leggasi in continuo aumento) che ti viene quasi da pensare che la F1 sia, per Elkann e Vigna, un inutile orpello. Qualcosa che, se potessero, “taglierebbero” senza problemi. Veniamo ai numeri delle “stradali”. (FUNOANALISITECNICA)

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Forse in Formula 1 non sarà in grado di raggiungere prestazioni al vertice, ma per quanto riguarda le vetture stradali non sembra avere rivali. Stiamo parlando della Ferrari, la gloriosa Casa italiana ancora oggi in grado di far battere il cuore quando si parla delle sue vetture realizzate nella fabbrica di Maranello. (Virgilio)

ROMA – Il settore dell’auto mostra problemi, quello del lusso è in affanno. La Casa del Cavallino ha chiuso il secondo trimestre 2024 con ricavi netti pari 1,7 miliardi, in crescita del 16,2% rispetto all'anno precedente. (la Repubblica)

MARANELLO. Ferrari si conferma casa automobilistica in piena salute (non ancora sui circuiti di Formula Uno purtroppo) e archivia risultati trimestrali migliori delle attese, che hanno sostenuto ieri l’accelerazione rialzista delle sue azioni (+2.5% alla chiusura di Piazza Affari, a 390 euro, ma durante le contrattazioni sono arrivate anche a 403 euro). (Gazzetta di Modena)

Benedetto Vigna, a.d. di Ferrari (Italia Oggi)

Il Costruttore del Cavallino Rampante introduce risultati finanziari di tutto rispetto per ciò che riguarda il secondo trimestre di quest’anno. Dati che sicuramente sorprendono, perlomeno in un contesto in cui l’intero comparto non naviga in buone acque. (ClubAlfa.it)

"Siamo lieti di annunciare risultati finanziari eccellenti nel secondo trimestre del 2024, che dimostrano ancora una volta una solida esecuzione e crescita continua". Positivo anche il dato delle auto consegnate, 3.484 nel secondo trimestre per un totale di 7.044 totali da gennaio, 85 in più del 2023. (La Gazzetta dello Sport)