Un porto libico per la Russia?

(di Filippo Del Monte ) Nel 2015 la Russia di Putin intervenne direttamente nella guerra civile siriana, sostenendo Assad. L'anno successivo, Damasco concesse ai russi l'utilizzo gratuito per 49 anni del porto di Tartus, lungo la costa meridionale siriana. Tartus è il secondo porto della Siria dopo Laodicea, e disporre di una base navale lì per Mosca aveva significato porre un tassello fondamentale per la sua brosok na Jug (corsa verso sud), cioè il raggiungimento dei "mari caldi", che è stata sempre il traguardo strategico irraggiungibile della Russia zarista. (Difesa Online)

La notizia riportata su altri giornali

Secondo molti osservatori, anche interni alla Russia, è stata la guerra in Ucraina a indebolire la presenza in Siria (Sky Tg24 )

Tant’è che l’ormai deposto dittatore Bashir al-Assad ha ottenuto insieme ai familiari più stretti asilo politico proprio da Vladimir Putin. Il Paese era da decenni nei fatti un protettorato iraniano e sotto la tutela di Mosca. (InvestireOggi.it)

Le navi russe non sono più in Siria: hanno, tutte, lasciato la base navale russa di Tartus per dirigersi in acque internazionali, a una distanza tra i 9 e i 13 chilometri dalla costa siriana. (La Stampa)

Siria. Le forze russe rimangono nelle loro basi: rassicurazione da parte dell’Hts

È una versione che ci può stare. Dal 2015 la Russia si è molto impegnata per sostenere Assad e il suo regime, soprattutto in ottica anti-americana. (Inside Over)

Donald Trump tra Siria e guerra in Ucraina. La rapidissima evoluzione degli eventi in Siria conferma la possibilità di una svolta nella guerra tra Russia e Ucraina già in discussione da diverse settimane. (Adnkronos)

Red – (Notizie Geopolitiche)