Open Arms, Zaia "Fiducia nella magistratura, basta leggere le carte"

Open Arms, Zaia Fiducia nella magistratura, basta leggere le carte
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OglioPoNews INTERNO

VENEZIA (ITALPRESS) – “Io rispetto la magistratura, sono fiducioso nella magistratura. I pm fanno il loro mestiere e hanno detto la loro. Adesso ci sarà la difesa, ci sarà ovviamente poi la giustizia che dovrà decidere. Basta leggere le carte per farsi l’idea che non c’è stata nessun intento sadico di sequestrare le persone ma è stato semplicemente un’attività che era prevista di trattenere a bordo i migranti fino alla loro dislocazione. (OglioPoNews)

Ne parlano anche altre fonti

Prevale, come sempre, il richiamo della foresta... Caro Avvenire, mi aspettavo da parte del Governo Meloni il rispetto dell’autonomia e indipendenza di potere politico e potere giudiziario, capisaldi fondamentali dello Stato costituzionale. (Avvenire)

Piuttosto che confrontarsi con la specificità del caso meglio buttare il pallone in tribuna: «Processo politico, magistratura politicizzata», «Nefasta eredità del 92-93 Tangentopoli». Nei commenti alla richiesta di condanna del ministro Salvini da parte dei Pm di Palermo oltre a diversi “toni forti”, colpisce la irrazionalità, quando non la stravaganza di non poche posizioni. (La Stampa)

Come se non fosse lampante che il processo a Matteo Salvini è un processo politico, ispirato a un atto politico di un governo politico … (L'HuffPost)

Sei anni, Salvini è il più felice. “Lollo, è alveare non aviario”

E non una volta la magistrata, citando la Convenzione di Bruxelles del 1910 che includeva in mare «finanche il salvataggio del nemico a conferma della universalità dei beneficiari» e la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948 e la convenzione di Ginevra del 1951 sui rifugiati secondo cui «le persone a bordo devono avere anche la possibilità di esercitare il diritto alla presentazione della domanda di protezione internazionale» o ancora la Convenzione contro la Tortura del 1984, ha citato la provenienza di quei 147 migranti sulla Open Arms (Corriere della Sera)

E ha ribadito: «No, non patteggio perché ritengo di aver difeso la sicurezza del mio paese e di aver mantenuto una promessa, da politico dissi 'Votatemi e riduco gli sbarchi'». «Io non patteggio, sono convinto di aver ragione e vado avanti fino in Cassazione». (ilmessaggero.it)

Chi è il più felice per la richiesta di sei anni di carcere per Salvini? Il Pd, l'opposizione, i nemici interni alla coalizione di governo? No, caro Merlo, è lo stesso Salvini (e il suo mentore Elon Musk), felice di potere per i prossimi anni, quanti ne durerà il processo, atteggiarsi a vittima della magistratura asservita alla sinistra, e guadagnare, spera, visibilità e consensi. (la Repubblica)