Nomine Ue, a Bruxelles scatta l’ora dei “pontieri”. Ma in aula asse tra Ppe e sovranisti

Tutto fermo, mentre si continua a tessere la tela negoziale. Nell’attesa dell’esito di quella che qualcuno, con una certa licenza poetica, chiama la riedizione della “guerra civile spagnola”. Cioè lo scontro totale con epicentro Madrid tra il governo socialista di Pedro Sánchez e l’opposizione popolare che tiene in ostaggio la candidatura di Teresa Ribera come vicepresidente esecutiva della Commissione europea, bloccando - in un perfetto stallo alla messicana - pure l’ok all’italiano Raffaele Fitto, a sua volta contestato per provenire da un partito esterno alla euro-maggioranza. (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altri giornali

Ursula von der Leyen è alle prese con un testacoda di difficilissima soluzione, stretta tra i veti incrociati dei gruppi che compongono la sua maggioranza, ossia i Popolari di Manfred Weber da una parte e Socialisti con Liberali dall’altra: ma il vertice tra la presidente della Commissione e i leader dei due gruppi (Iratxe García Pérez per i socialisti e Valérie Hayer per i liberali), convocato ieri pomeriggio, si è concluso con una bruciante fumata nera. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Stallo europeo. Dopo i veti incrociati sulle vicepresidenze, tra cui quella dell’italiano Fitto, appare in bilico la Commissione Von Der Leyen. Servizio di Raffaella Frullone Stallo europeo. Metsola: “Voto su commissione il 27 novembre” (TV2000)

In sostanza i Socialisti e Democratici non vogliono che a Raffaele Fitto, ministro degli Affari Europei del governo Meloni, malgrado sia generalmente considerato adatto a fare il commissario alla Coesione, venga assegnata una vicepresidenza esecutiva perché i Conservatori, il gruppo di Fratelli d’Italia, non fanno parte della maggioranza che ha eletto Ursula von der Leyen in luglio. (Adnkronos)

Nomine Ue, tre nomi nel mirino: Fitto, Ribera, Várhely. Ma ora a tremare è anche Ursula

C’è una domanda che in questi giorni di scontro tra Popolari e Socialisti per la nomina della prossima Commissione circola ai piani alti delle istituzioni europee: che gioco fa Manfred Weber , il presidente tedesco del Ppe che cinque anni fa fu estromesso dalla corsa alla presidenza dell’esecutivo per fare spazio alla connazionale e collega di partito Ursula von der Leyen ? Prestare il partito agli interessi della componente spagnola che attacca la vicepresidente esecutiva designata, Teresa Ribera , socialista , per colpire il governo Sanchez e tentare di coprire le responsabilità di Carlos Mazon, governatore popolare della Regione di Valencia, per le pesantissime conseguenze della catastrofica alluvione del 29 ottobre, sta diventando un gioco molto pericoloso che rischia di far saltare il banco e il bis di Ursula, riportando le lancette indietro di cinque mesi. (Il Sole 24 ORE)

Slitta (almeno) alla prossima settimana la decisione sulla nomina dei vicepresidenti della nuova Commissione europea. (Tiscali Notizie)

Cominciato come un gioco delle parti, evolutosi nelle ultime ore adesso tiene prigioniero il completamento della squadra del bis di Ursula von der Leyen alla testa della Commissione europea. Non che abbia mai smesso di arrovellarsi sugli incastri politici, ma i mal di pancia di queste ore riportano a galla i tre profili - sui sette ancora in ballo - da cui passa inevitabilmente la risoluzione dello stallo. (ilmessaggero.it)