Perché l’accusa parla di “triade oscura” per Alessandro Impagnatiello: di cosa si tratta

Più informazioni:
Presidenziali Usa 2024

A cura di Ilaria Quattrone 3 Ieri, lunedì 11 novembre, si è svolta alla Corte d'Assise di Milano l'udienza nei confronti di Alessandro Impagnatiello accusato di omicidio volontario aggravato, occultamento di cadavere e procurato aborto. Il barman 31enne è accusato di aver ucciso la compagna Giulia Tramontano, incinta di sette mesi del piccolo Thiago, nella loro casa a Senago (Milano) il 27 maggio 2023. (Fanpage.it)

La notizia riportata su altri media

Il verdetto su Alessandro Impagnatiello è atteso per il prossimo 25 novembre, giornata contro la violenza sulle donne. Ma sapremo attendere", ha commentato la mamma di Giulia Tramontano Loredana Femiano, presente in aula con i due figli Mario e Chiara. (Fanpage.it)

«Un viaggio nell'orrore», quello di Giulia Tramontano è «un omicidio fra i più brutali». Ieri al processo a carico di Alessandro Impagnatiello è stato il giorno dell'accusa e della richiesta di pena. (il Giornale)

È quanto si legge in una storia Instagram condivisa da Chiara Tramontano, sorella della 27enne uccisa con 37 coltellate dal fidanzato, e dagli altri familiari all’indomani della discussione del processo a carico di Alessandro Impagnatiello per omicidio volontario pluriaggravato. (IL GIORNO)

La famiglia di Giulia Tramontano: “Assistere al processo è come vederla morire di nuovo”

Alessandro Impagnatiello va condannato all'ergastolo e all'isolamento diurno per 18 mesi per l'omicidio "brutale" della compagna Giulia Tramontano e del piccolo Thiago, il bambino che portava in grembo. (Adnkronos)

Ha, infatti, negato il consenso a essere ripreso dalle telecamere. – Alessandro Impagnatiello, ieri in aula, ha confermato ancora una volta di avere una sola priorità: salvare quell’immagine che ha disperatamente cercato di costruire negli anni. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

“Per i familiari di Giulia presenti in aula ieri, assistere al processo per il suo omicidio è stato come vederla morire una seconda volta”. A scriverlo è la sorella, Chiara Tramontano, e anche altri familiari all'indomani della discussione del processo a carico di Alessandro Impagnatiello per omicidio volontario pluriaggravato. (Luce)