«Rivoltare il Paese come un guanto». Le parole di Landini sono un caso
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Ansa Maurizio Landini agita le mani. Come se volesse dare forza al suo messaggio al governo. Alla sua dichiarazione di guerra. «Noi vogliamo rivoltare questo Paese come un guanto. E per farlo c'è bisogno della partecipazione di tutte le persone. La rivolta sociale, per noi, significa proprio dire che ognuno di noi non deve voltarsi da un'altra parte di fronte alle ingiustizie, anzi, deve passare l'idea che il problema mio è il problema di tutti e che solo mettendoci insieme possiamo cambiare questa situazione». (Avvenire)
Se ne è parlato anche su altri media
Lo sciopero generale promosso da Cgil e Uil contro la legge di Bilancio del governo Meloni fa il pieno anche in città. Una folla di bandiere, fischietti e cartelli invade le strade di Bergamo. (L'Eco di Bergamo)
Tutti uniti in una giornata che ha mostrato la forza del sindacato e ha visto sfilare in piazza oltre 500 mila persone in tutta Italia. Le istantanee delle manifestazioni alle quali ha partecipato la segreteria nazionale della Cgil. (Collettiva.it)
Uno stop di 8 ore per tutti i settori privati e pubblici, ad eccezione dei trasporti dove è di 4 ore: per bus e metro dalle 9 alle 13, così come per il trasporto marittimo, per i voli dalle 10 alle 14. (Il Lametino)
Dare voce a queste persone non è reato, ma un diritto rinocosciuto dalla Costituzione. Lo ha detto il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, a Napoli.“In questo Paese non si può raccontare che va tutto bene – ha aggiunto – c’è gente che soffre e sta in difficoltà. (Agenzia askanews)
Ma al Governo non lo capiscono». Il corteo è terminato in piazza Garibaldi dove, tra gli altri, ha preso la parola il segretario generale della Fiom Michele De Palma: «Questo Paese può uscire dalla situazione di crisi in cui è solo se ci mettiamo insieme. (ilgazzettino.it)
“Il governo non ha fatto altro che rendere più precario il lavoro. Così la segretaria dem, Elly Schlein, arrivano al corteo indetto da Cgil e Uil a Roma per lo sciopero generale. (Il Fatto Quotidiano)