Il caldo da record di luglio nei grafici Onu-Copernicus. "Agire è un dovere" (di R. Antonini)
Tutti i record sono stati frantumati. Il luglio scorso si avvia ad essere il mese più caldo di sempre negli archivi climatici e ci ha regalato il giorno più caldo da quando se ne tiene il registro. Lo dicono l’Organizzazione meteorologica mondiale delle Nazioni unite e il sistema di osservazione climatica Copernicus dell’Unione europea. Le prime tre settimane del mese in corso sono state le tre settimane più calde mai registrate e il 6 luglio scorso la temperatura media globale giornaliera dell’aria sulla superficie terrestre ha superato il precedente record dell’agosto 2016, diventando con 17,08 gradi il giorno più caldo mai registrato (seguono con una differenza di appena 0,01 gradi il 5 e 7 luglio sempre 2023). (L'HuffPost)
Su altri giornali
Il mese che sta per finire sarà molto probabilmente il più caldo di sempre. (Il Fatto Quotidiano)
MeteoWeb (MeteoWeb)
Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres ha lanciato un appello per una immediata e radicale azione contro il cambiamento climatico affermando che le temperature da record di luglio mostrano che la Terra è passata dal riscaldamento a «un’era di ebollizione globale». (Lettera43)
Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres ha lanciato un appello per una immediata e radicale azione contro il cambiamento climatico affermando che le temperature da record di luglio mostrano che la Terra è passata dal riscaldamento ad "un'era di ebollizione globale". (Tiscali Notizie)
La Cina ha stabilito un nuovo record nazionale di temperatura di 52,2 gradi centigradi il 16 luglio (città di Turpan nella provincia cinese dello Xinjiang), secondo l’Amministrazione meteorologica cinese. (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)
«L’era del riscaldamento globale e finita. Ed e solo all’inizio», ha dichiarato Guterres alla stampa. Di fronte a questa situazione catastrofica, il Segretario generale delle Nazioni Unite ha ripetuto i suoi incessanti appelli ad un’azione radicale e urgente, attaccando ancora una volta il settore dei combustibili fossili. (ilgazzettino.it)