Firenze, tornano consultabili i libri danneggiati dall’alluvione del 1966

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Morti sul lavoro

Da oggi, 4 novembre 2024, tornano consultabili i volumi danneggiati dall'alluvione del 4 novembre 1966, fino ad ora esclusi dalla circolazione, soltanto parzialmente restaurati e conservati nel magazzino esterno di sant'Ambrogio. Tali documenti saranno richiedibili presso la sala manoscritti e rari della Biblioteca nazionale centrale di Firenze secondo le modalità indicate sul sito web della biblioteca. (La Repubblica Firenze.it)

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Lunedì 4 novembre Firenze rinnova il ricordo dell’alluvione del 1966: quel tragico giorno in cui le acque dell’Arno invasero la città, infliggendole una ferita che impiegò decenni a cicatrizzarsi. Le celebrazioni cominciano alle 8 presso il Cimitero di San Felice a Ema, dove si terrà la deposizione di una corona di alloro alla tomba di Carlo Maggiorelli, nell’anniversario della morte. (intoscana.it)

, tornano consultabili i volumi danneggiati dall'alluvione del 4 novembre 1966, fino ad ora esclusi dalla circolazione, soltanto parzialmente restaurati e conservati nel magazzino esterno di Sant'Ambrogio. (LA NAZIONE)

TRENTO. "Il giorno 4 novembre 1966, nelle prime ore del pomeriggio, una eccezionale e mai conosciuta piena ha interessato i corsi d'acqua della Regione Trentino - Alto Adige e, in genere, delle regioni del Veneto, con effetti disastrosi e, tra l'altro, con l'allagamento parziale della città di Trento". (l'Adige)

Trentino, il 4 novembre 1966 l'alluvione che causò 22 morti e migliaia di sfollati

Il 4 novembre del 1966 le acque e il fango del fiume Arno invasero la città di Firenze e nella giornata di oggi si è commemorato questo triste anniversario. Solidarietà a Valencia e alle terre spagnole devastate (055firenze)

Oggi, 4 novembre 2024, si sono svolte le cerimonie ufficiali in memoria delle vittime del 4 Novembre 1966. I momenti più toccanti in mattinata durante la messa solenne celebrata dal vescovo Gherardo Gambelli in Santa Croce, che con il suo Crocifisso di Cimabue mezzo distrutto resta simbolo degli ingentissimi danni al patrimonio culturale, e poi con il tradizionale lancio di una corona di alloro da ponte alle Grazie, presenti tra gli altri la sindaca Sara Funaro ed il presidente della Regione, Eugenio Giani. (Corriere Fiorentino)

«Il giorno 4 novembre 1966, nelle prime ore del pomeriggio, una eccezionale e mai conosciuta piena ha interessato i corsi d’acqua della Regione Trentino – Alto Adige e, in genere, delle regioni del Veneto, con effetti disastrosi e, tra l’altro, con l’allagamento parziale della città di Trento» Inizia così la relazione dell’allora Ufficio del Genio civile di Trento che descrive l’evento alluvionale che sconvolse il Trentino e non solo. (Corriere del Trentino)