La guerra tra Temu e Shein che cambierà per sempre il fast fashion

Forse definirlo fast-fashion è obsoleto. La velocità con cui alcuni siti di e-commerce aggiornano i propri store online e poi i prodotti finiscono nel carrello per pochi euro, a casa del cliente in qualche giorno e nella spazzatura dopo pochi utilizzi è sempre più vertiginosa. E a spartirsi la torta del turbo-fashion ora sono due i principali attori. In rapida ascesa l’uno, non potrebbe essere diversamente, in difficoltà l’altro. (Open)

Se ne è parlato anche su altri media

Siamo trasparenti riguardo alle nostre pratiche relative ai dati. In quanto parte di PDD Holdings Inc., gruppo di e-commerce quotato al Nasdaq con una capitalizzazione di mercato di 140 miliardi di dollari, siamo soggetti ad un ampio controllo normativo e di vigilanza”: è quanto scrive Temu come replica al nostro articolo su “Temu, il “mace… (la Repubblica)

I due colossi sono definiti come la «terza generazione» del fast fashion. La seconda generazione, quella fino al 2010 circa, annovera aziende come Boohoo e Asos, che hanno portato il fast fashion online. (Vanity Fair Italia)

Un altro colosso cinese, Pdd Holdings, l’ha superato come azienda di e-commerce di maggior valore in Cina. MILANO – Il gigante dell’e-commerce cinese Alibaba, il più grande al mondo, nel 2023 per la prima volta ha iniziato a tremare. (la Repubblica)

Quando Tim Cook spostò la produzione degli iPhone in Cina, si giustificò disarmando ogni critica: «Lavorano tanto e costano poco». Dove, Huawei insegna (e il perché del ban di Donald Trump pure), in una decade hanno finito per diventare più bravi a maneggiare magnificamente la tecnologia. (ilGiornale.it)