Ermini, la doppia morale e quell'inspiegabile levata di scudi

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Primocanale INTERNO

Gli avversari politici l'hanno chiamata la doppia morale del Partito Democratico, i suoi compagni di partito e gli alleati sono insorti: David Ermini, uno degli esponenti di punta della sinistra in Italia, è finito nell'occhio del ciclone per avere accettato un incarico apicale nella holding del gruppo Spinelli. E, alla fine, la notizia è delle scorse ore, è stato costretto a dimettersi dalla direzione Dem. (Primocanale)

Su altri giornali

Davide Ermini non lascia il Consiglio di amministrazione della holding di Aldo Spinelli, l'imprenditore arrestato insieme a Giovanni Toti ed accusato di avere elargito contributi all'ex governatore in cambio di favori per le concessioni portuali. (Secolo d'Italia)

Attualità Ermini “molla” il Pd ma i nodi in Liguria rimangono (L'Identità)

Costretto a scegliere tra politica e affari, David Ermini non ci ha pensato un attimo. (Il Fatto Quotidiano)

Il candidato in pectore del centrosinistra lo spezzino Andrea Orlando, da fonti interne del partito, è molto irritato e si sarebbe sfogato dicendo che se non ci sarà compattezza e ordine all’interno della coalizione non sarà più disponibile a candidarsi. (Primocanale)

L’ipotesi, inappropriata, è improponibile. Nonostante le chiassose pressioni dei nostri soliti, bellicosi pacifisti, Roma non nasconde, non protegge, non finanzia e non tratta né come eroi né come martiri i terroristi di Hamas. (la Repubblica)

Una cosa è certa: in Liguria saranno tre mesi di campagna elettorale ricchi di colpi di scena. E siccome questo è il contesto di riferimento, impostare una campagna elettorale e prenotare la guida della regione al grido “liberarsi e rinnegare il totismo” come sta facendo il Pd, non è probabilmente il modo migliore. (Tiscali Notizie)