Medico aggredito in ospedale a Lamezia Terme: il primario Rosarino Procopio colpito con un manganello
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Un medico, Rosarino Procopio, è stato aggredito all’ospedale di Lamezia Terme nella serata dell’11 novembre. Il primario stava solamente facendo il proprio lavoro: intendeva dimettere una paziente. Eppure, uno dei parenti della donna non sembrava essere favorevole alle dimissioni. Per tale ragione, l’uomo avrebbe deciso di colpire il medico. Lamezia Terme, medico aggredito in ospedale Rosarino Procopio colpito con un manganello L’intervento delle Forze dell’Ordine Lamezia Terme, medico aggredito in ospedale La vittima dell’aggressione, come anticipato, è il medico Rosarino Procopio, primario presso il Pronto Soccorso dell’ospedale di Lamezia Terme. (Virgilio Notizie)
Ne parlano anche altri media
"L'ennesimo episodio violento nei confronti del personale sanitario desta grande allarme e richiama l'urgenza di attivare ogni misura necessaria per tutelare i nostri medici e i nostri infermieri. (Il Messaggero Veneto)
Il Ministero della Salute ci ha, infatti, comunicato che è stato approvato l’Accordo di programma integrativo per il settore investimenti sanitari nell’ambito del Programma investimenti ex art 20 L. 67/88, sottoscritto il 26 agosto 2024 dallo stesso Ministero dalla Regione Calabria, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze e d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni. (Corriere di Lamezia)
L’episodio di violenza avvenuto ieri sera all’ospedale di Lamezia Terme, che ha visto coinvolto il dottor Rosario Procopio, medico di grande umanità e professionalità, ha scosso profondamente la comunità. (Telemia)
“L’ennesimo episodio violento nei confronti del personale sanitario desta grande allarme e richiama l’urgenza di attivare ogni misura necessaria per tutelare i nostri medici e i nostri infermieri. (Corriere di Lamezia)
Vicende di tale gravità, come quella avvenuta ieri sera nell’ospedale di Lamezia Terme, in cui il primario del Pronto soccorso Rosarino Procopio è stato aggredito con un manganello riportando varie contusioni, stanno diventando sempre più all’ordine del giorno". (Il Lametino)
Praticamente siamo vessati tutti i giorni sia dai pazienti stessi ma anche dai familiari su cosa dobbiamo fare, su quale indagini richiedere, quando dimettere e se dimettere. "Siamo arrivati ad un punto estremo dove il medico non ha più la libertà, serenamente, di decidere sulla terapia, sull'assistenza di un paziente. (Tiscali Notizie)